Poggio Renatico
4 Gennaio 2020
Sabato 11 e domenica 12 gennaio appuntamento gastronomico sotto la tensostruttura parrocchiale allestita in piazza del Popolo

La tradizione è di casa a Poggio con “La Polenta del Contadino”

di Redazione | 2 min

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Poggio Renatico. L’associazione Spazio Identitario Mikael, in collaborazione con la Proloco comunale e sotto il patrocinio del Comune di Poggio Renatico, organizza la XX edizione de “La Polenta del Contadino”.

Per la serata di sabato 11 gennaio (dalle 18:30 alle 23) e per il mezzogiorno di domenica 12 gennaio (dalle 11 alle 14), sotto la tensostruttura parrocchiale, riscaldata, allestita in piazza del Popolo a Poggio Renatico di fronte alla grande abbazia gravemente danneggiata dal sisma del 2012, sarà servito un menù fisso che prevede pasta con ragù di maiale, bis di polenta (unta con il ragù e fritta con la pancetta arrosto), dolce, acqua e vino. Lo stesso menù è previsto anche da asporto.

E’ l’appuntamento tradizionale di chiusura delle festività, a Poggio Renatico, da quando – nell’oramai lontano anno 2000 – Tonino Buriani, il “contadino”, assieme a un piccolo gruppo di amici decise di sfidare il freddo del sabato più prossimo all’Epifania allestendo all’esterno di un bar del paese una improvvisata cucina con fornello a gas sul quale, in un grande paiolo di rame, preparò la polenta per offrirla a chi si fosse trovato a passeggiare in piazza. Da quel momento, tutti gli anni a venire, nella serata del sabato successivo alla Befana, la polenta è stata un’occasione di aggregazione, oltre che un appuntamento culinario, alla portata di chiunque: dapprima quasi esclusivamente per gente del paese poi, anno dopo anno, il passaparola ha fatto sì che questa particolarissima manifestazione – non è la classica “sagra” – portasse partecipazione anche dai comuni e dalle provincie limitrofe.

“Ci piace condividere le tradizioni che caratterizzano le nostre comunità” spiega Tonino Buriani. “Ricordo sin da quando ero ragazzo quando si disfava il maiale per farne salumi (era il modo tradizionale di conservare a lungo la carne), una parte dell’impasto preparato per i salami era destinato al ragù. Si metteva nella pentola e cuoceva per tutta la giornata spandendo per tutto il locale di lavoro un piacevole odore e, alla fine della giornata, quando si era terminato di tagliare, macinare, insaccare, legare i salumi, si rimaneva a festeggiare il fatto di aver lavorato insieme, mangiando il profumatissimo ragù, appena terminato di cuocere, con la pasta o con la polenta”.

E’ con lo stesso spirito di condivisione che, a distanza di vent’anni, questo appuntamento prosegue, migliorandosi nell’organizzazione, ma senza rinunciare all’originario gusto per la semplicità. Il link all’evento https://www.facebook.com/events/770258693488369/

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