Politica
27 Dicembre 2019
Anna Ferraresi aveva scritto anche al sindaco, senza risposta. “Azioni che ledono la dignità umana”

La Lega perde i pezzi. Offese dal vicesindaco, esce dal gruppo consiliare

di Redazione | 3 min

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Dopo Paolo Vezzani, dimessosi da consigliere in agosto per divergenze con la linea del partito, la Lega di Ferrara perde un altro pezzo. Ad abbandonare in silenzio il gruppo consiliare è Anna Ferraresi.

Anna Ferraresi, già medico veterinaria e attualmente dedita alle persone anziane affette da Alzheimer, oltre ad essere attiva nell’ambito culturale e artistico, è sempre stata molto attiva nel segnalare i problemi della propria comunità, nel suo caso Pontelagoscuro.

E proprio questo le è stato fatale. Dopo i recenti disagi nel quartiere a seguito delle ultime piogge, la consigliera si è vista offendere dal vicesindaco Nicola ‘Naomo’ Lodi. “Parole offensive e denigratorie” le definisce la diretta interessata, che è stata invitata sempre da Naomo ad andarsene.

Questa volta però, a differenza di Vezzani, l’ormai ex leghista non abbandona il consiglio e va invece a costituire un gruppo misto. “La decisione è maturata al culmine di incomprensioni all’interno del gruppo Lega” afferma Ferraresi, che commenta “Il gentile invito” del vicesindaco ad andarsene: “lo faccio molto volentieri, in quanto se è vero che si possono compiere errori in buona fede, è altrettanto vero che ciò non deve provocare azioni atte a ledere la dignità umana”.

Da quanto si percepisce, le segnalazioni di Pontelagoscuro sono solo l’ultimo attrito con i vertici locali del Carroccio. “Ci vorrebbe un po’ di intelligenza per capire che le criticità che segnalo – conferma Ferraresi -, sono il risultato di vecchie amministrazioni e che il lavoro del consigliere è tra gli altri far sì che l’attenzione sia vigile su ciò che in “essere” non funziona e/o può essere migliorato. Anzi potrebbe essere una risorsa in più a disposizione degli assessori e dirigenti e non un problema da circoscrivere ed eliminare”.

Quanto al dialogo negato, “esistono molti modi per comunicare, e le persone intelligenti trovano un punto di ascolto e d’incontro per evitare che le situazioni si incancreniscono, come già scrissi più volte al sindaco senza mai ottenere un suo intervento”.

Ferraresi ricorda che “come consigliere comunale ho preso l’impegno di battermi su alcuni temi che ritengo essenziali; il territorio con tutte le sue criticità, dallo stato delle strade e marciapiedi, alla viabilità, alla sicurezza stradale con particolare attenzione alla comunità pontesana che rappresento. Se questo voler “dar voce” ai cittadini rappresenta un disturbo, o peggio ancora una seccatura per il vicesindaco, credo sia meglio proseguire altrove”.

Ferraresi descrive un clima tutt’altro che civile e democratico all’interno della Lega: “Non mi sono mai considerata “Consigliere spingi-bottone”, e ho sempre cercato di essere un consigliere attiva, presente, ed obiettiva. Forse la diplomazia non è il mio forte, ma lo è la sincerità dei miei intenti a favore dei cittadini che mi hanno eletta. Non potendo esercitare il mio ruolo nel gruppo consiliare Lega, per incompatibilità di vedute e di modalità di lavoro, preferisco essere un piccolo “uno” su tanti “cento” che dissente da prevaricazioni, intimidazioni ed opportunismi”.

Se non lo facesse, “mi sentirei a disagio, snaturata e priva di quella qualità che risiede nella verità, nella chiarezza delle intenzioni e libertà di pensiero, che rende tutto più difficile, ma certamente più dignitoso”.

“Porterò avanti le mie battaglie – conclude la consigliera -, come ho sempre fatto, tra cui quelle a favore degli animali e dell’ambiente e sarò forse una voce “meno” forte , ma sempre presente.
La coerenza attraversa strade strette ed impervie ed io ne sono consapevole”.

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