Angela Alvisi, prima da sinistra, alla conferenza stampa di annuncio della sua candidatura
“L’amministrazione comunale non vedeva l’ora di riversarsi su questi due ragazzi serissimi e onestissimi”. L’ex direttrice dell’Asp di Ferrara Angela Alvisi rompe dopo più di un mese il silenzio sulla vicenda delle ispezioni ‘telefonate’ alla struttura di accoglienza migranti per le quali due lavoratori interinali dell’agenzia risultano indagati per abuso d’ufficio insieme a un massimo dirigente della Prefettura.
La difesa dei suoi due lavoratori arriva durante la conferenza stampa a Factory Grisù che annuncia, tra le altre, la sua candidatura nel collegio ferrarese al consiglio regionale con la lista ‘Emilia-Romagna Coraggiosa’, capitanata dall’ex europarlamentare Elly Schlein e a sostegno della candidatura di Stefano Bonaccini.
“Perché c’erano gli avvisi prima?”, si chiede retoricamente Alvisi, “Perché non erano controlli a sorpresa, ed era la Prefettura a chiedere ad Asp di eseguirli con un avviso di 24 ore prima”. “I controlli – continua l’ex direttrice dell’Asp – non erano finalizzati a verificare che qualcuno fosse presente o meno, ma a verificare che i contratti di lavoro fossero regolari, che su quelli di affitto ci fossero tutte le firme, se gli impianti erano a norma, se c’erano i firmatari. Un soggetto gestore che ha cinque, dieci o cinquanta strutture, con una delle quali in verifica il giorno dopo, come fa ad avere pronta tutta la documentazione. Questa cosa verrà fuori perché è la verità”.
La direttrice dell’Asp attacca poi la decisione da parte del consiglio di istituire una commissione su eventuali affidi illeciti in stile Bibbiano. “Non c’è motivo di pensare che si siano verificate irregolarità simili come invece si è letto sulla stampa – attacca Alvisi -; però nel frattempo c’è questa commissione che non fa altro che contattare gli assistenti sociali facendo domande pressantissime che andranno per forza di cose a sfociare nei casi singoli, sui quali tra l’altro non si può dire nulla perché sono casi delicatissimi”.
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