Economia e Lavoro
17 Dicembre 2019
Sostenibilità, innovazione e consolidamento caratterizzano i risultati e le strategie delle cooperative ferraresi e modenesi

Legacoop Estense, partecipazione attiva e occupazione in crescita

di Redazione | 5 min

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Legacoop Estense ha presentato l’andamento delle associate e le prospettive per il prossimo futuro secondo un bilancio mutualistico «che fa riferimento ai sette principi dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative», ha spiegato il presidente Andrea Benini, secondo cui «le performance di questa tipologia di imprese vanno valutate misurando la loro capacità di rispondere in modo efficace ai principi di partecipazione libera e volontaria, controllo democratico, interesse per il territorio cui le cooperative di tutto il mondo aderiscono».

Legacoop Estense associa complessivamente 209 cooperative – di cui 94 attive in provincia di Ferrara – con circa 500.000 soci31.000 occupati e un valore della produzione superiore ai 6,4 miliardi di euro.

I SOCI: scambio mutualistico, partecipazione, formazione.

I soci delle cooperative che fanno parte del campione analizzato (che rappresentano circa il 91% della produzione totale) sono 495.336 (al 31/12/2018), in leggero aumento rispetto all’anno precedente; il 92% sono consumatori, circa un abitante su due di Modena e Ferrara. La prevalenza mutualistica, che misura la partecipazione attiva da parte dei soci alla vita della cooperativa, ha una media del 76,5%.

«Nell’attenzione ai soci e lavoratori da parte della cooperativa un ruolo fondamentale è rivestito dalle attività di formazione», racconta Benini, precisando come «di particolare rilevanza sia la formazione specifica destinata ai soci eletti come consiglieri di amministrazione, per informarli sui doveri e le responsabilità connessi al ruolo». Contestualmente, è proseguito l’impegno sul versante della professionalizzazione dei lavoratori, con oltre 13.000 dipendenti coinvolti da corsi di formazione professionale (+6%), per un capitale investito pari a 3 milioni di euro. Particolare attenzione è stata data come sempre alla sicurezza sul lavoro, cui sono stati destinati oltre 500 mila euro. 

PATRIMONIO INTERGENERAZIONALE

Il 2018 è stato un anno caratterizzato dalla volontà di consolidamento. I soci hanno scelto in assemblea di destinare a riserva il 92% dell’utile (a fronte del 72% nel 2016 e dell’88% nel 2017), di distribuire il 5% e destinare – come previsto dalla legge – al fondo per lo sviluppo cooperativo (Coopfond) il 3%. «È il segnale di un atteggiamento prudente, teso a rafforzare la solidità delle imprese, di fronte ad aspettative incerte per il futuro», spiega Benini. «In particolare preoccupano la Brexit, i dazi, l’instabilità e la scarsa crescita italiana, le calamità naturali in agricoltura, come la peste suina e la cimice asiatica».

Il totale delle riserve indivisibili delle associate a Legacoop Estense ha superato quota 1,76 miliardi di euro (+7% sul 2017) e il patrimonio complessivo ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro (+8,5% sul 2017). «È questo un fattore distintivo delle cooperative, che infatti risultano essere tra le imprese più longeve – prosegue Benini – i dati regionali di Unioncamere ci dicono che le cooperative che raggiungono i 50 anni di attività sono circa l’11%, a fronte dell’1% medio del totale imprese emiliano romagnole. Tra il 2018 e il 2019 abbiamo celebrato molti compleanni, dai 120 anni di Cpl ai 110 anni di Cmb, fino ai 50 anni di Assicoop Modena&Ferrara e ai 40 anni di Cidas, solo per citarne alcuni».

IL LAVORO IN COOPERATIVA

Sotto l’aspetto della quantità e qualità del lavoro, nei bilanci 2018 si evidenzia la crescita dell’occupazione (+4,7% il totale occupati, che si assesta a quota 31.288 addetti, di cui quasi un terzo in provincia di Ferrara), con la percentuale di rapporti a tempo indeterminato che supera l’85% (dato regionale pari al 82% e nazionale al 73,5%); 56,8% la quota di occupazione femminile (media regionale 44,8%). «A fronte di un contesto nazionale di diffusione del lavoro povero e del dumping contrattuale, Legacoop ha lanciato un’iniziativa per ridurre la giungla contrattuale, verificando l’effettiva rappresentatività di chi sottoscrive i contratti pirata», illustra Benini.

Le cooperative hanno contribuito a sostenere il reddito di soci e lavoratori distribuendo ristorni per oltre 21 milioni di euro. Crescono inoltre i servizi di welfare aziendale messi in campo dalle cooperative, in particolare in materia di benessere dei dipendenti, sostegno alla maternità, accudimento di figli e famigliari, contrasto alle molestie e alle violenze di genere sui luoghi di lavoro. 

COOPERAZIONE TRA COOPERATIVE: le filiere, i workers buyout e le cooperative di comunità.

workers buyout e le cooperative di comunità sono tra le nuove forme di cooperazione che si stanno affermando, grazie anche al sostegno di Coopfond, il fondo mutualistico sostenuto da tutte le associate per promuovere lo sviluppo cooperativo. Lo scorso febbraio Legacoop Estense, Legacoop Bologna e Confindustria Emilia hanno sottoscritto un protocollo per supportare i dipendenti che decidono di rilevare la propria azienda costituendosi in cooperativa. Sempre nel 2019 è stato lanciato da Legacoop il bando Coopstartup “Rigeneriamo comunità”, che prevede attività di formazione, tutoraggio, accompagnamento e accelerazione di cooperative di comunità. «Queste rappresentano un modello innovativo di impresa finalizzato a contrastare, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione dei beni comuni, lo spopolamento delle aree interne o il degrado delle grandi città», racconta Chiara Bertelli, referente territoriale di Legacoop Estense. «Sono due i progetti del territorio estense, tra cui uno ferrarese, ad aver superato la prima fase di selezione del bando». Infine procede il consolidamento di grandi filiere cooperative: si sono concluse nel 2019 operazioni di rilevanza nazionale come la nascita di Bonterre e la fusione fra Nordiconad e Conad Tirreno, che ha dato vita a Conad NordOvest.

COOPERAZIONE E TERRITORIO: innovazione, sostenibilità, lotta alla povertà.

In un contesto italiano di stagnazione, il valore della produzione delle cooperative campione è di 5,7 miliardi di euro (+ 1,4% sul 2017) in leggera crescita. I risultati migliori caratterizzano le cooperative che operano anche su mercati esteri, hanno introdotti elementi di innovazione e operano in una logica di sostenibilità ambientale e sociale.

«Per diffondere questi fattori di successo – prosegue Bertelli – Legacoop Estense ha aperto un ufficio dedicato all’innovazione, che a fine novembre ha organizzato la Settimana della Ricerca, per favorire l’incontro tra le cooperative associate e l’ecosistema dell’innovazione e della ricerca dell’Emilia-Romagna». Quest’anno ha preso il via anche la commissione sostenibilità e territorio, in cui collaborano cooperative e società in prima fila per lo sviluppo sostenibile e il supporto alle comunità come Unipol (alla presidenza di Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Coop (con la campagna “una buona spesa può cambiare il mondo”) e Conad (con la campagna “persone oltre le cose”).

Infine le cooperative hanno sostenuto le proprie comunità anche in modo diretto e concreto. Nel 2018 le associate hanno sostenuto 191 iniziative a favore dei territori di Modena e Ferrara, per un valore complessivo di 5 milioni e 450 mila euro. Vari gli ambiti di attività: scuola, ambiente, cultura, sport. Tuttavia l’impegno principale è stato come sempre sul versante del contrasto alla povertà, con oltre 4 milioni e 700 mila euro raccolti e donati alle persone più in difficoltà attraverso 52 diverse iniziative.

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