Attualità
8 Dicembre 2019
Zagatti (Cgil) ricorda al sindaco di Ferrara, presidente della Ctss, che così danneggia pazienti e lavoratori

Sanità, nulla si muove. “Fabbri convochi la conferenza entro l’anno”

di Redazione | 3 min

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Mentre l’ospedale di Cona scoppia di ricoveri e il personale si fa in quattro per gestire l’iper afflusso di pazienti, “dal presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria non si registra nessun interesse formale”.

É il grido che arriva da Cristiano Zagatti, segretario generale della Cgil di Ferrara, che lamenta come “sul piano organizzativo nulla è dato sapere dalla direzione generale dell’Ausl e la valorizzazione degli ospedali territoriali, con tutto il suo personale, attende ancora.

“Non c’è molto da aggiungere – aggiunge Zagatti -, ci sarebbe da lavorare assumendosi la responsabilità di indicare il “cosa” si vuol fare e il “come” farlo: quale operatività della rete integrata degli ospedali nel rilancio della sanità ferrarese tutta”.

Ma Zagatti ne ha non solo per Vagnini, ma anche per Alan Fabbri, presidente della conferenza: “L’asse Presidente-Direttore non solo è partito male ma sembra proseguire peggio. L’inadeguatezza nella tempistica in termini di risposte ad utenza e lavoratori è oggettiva. Le numerose dichiarazioni di disponibilità al confronto non si traducono mai in relazioni con Cgil Cisl e Uil. ma quel che è peggio, sembrano non essere in grado di sviluppare un utile confronto e la necessaria sintesi in Ctss, attestando così la mancanza di visione per la sanità provinciale”.

Un immobilismo che danneggia in primis pazienti e lavoratori. “Non vogliamo pensare sia strumentale alle elezioni regionali del 26 gennaio 2020 – prosegue Zagatti -; il diritto alla salute, così come il rispetto per il personale, dovrebbero essere cose nobili ma non vedere in calendario nessuna convocazione della Ctss ci fa commettere peccato pensando male. Serve convocare con urgenza la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria”.

Quanto ad Alan Fabbri, “ne porta la responsabilità e lo deve fare, seppur già in colpevole ritardo, prima di veder riempite le prime pagine dei quotidiani locali di titoloni sull’emergenza influenzale e leggere chissà quali discrediti sul personale assistenziale e sul sistema sanitario in generale”.

Il segretario della Cgil fa notare che il sindaco di Ferrara “avrebbe già dovuto farlo per i pazienti e per tutti i lavoratori della sanità, la responsabilità dell’indirizzo politico l’ha assunta dal 9 luglio”.

Dal sito del Comune di Ferrara in effetti si legge che “Da sindaco di Ferrara e da presidente della Conferenza nei prossimi mesi metterò in atto tutti i passaggi necessari per verificare i principali aspetti economici della gestione delle due aziende e lavorerò per indicare linee comuni di spesa e di investimento per i prossimi anni. Lavoreremo per dare risposte concrete ai cittadini: servizi territoriali, ambulatori per le visite specialistiche, presidi sociosanitari multidisciplinari rivolti alle fasce deboli e per la creazione del punto Bianco in corso Giovecca dedicato alle urgenze differibili, come sono i codici bianchi e verdi”.

“Chiediamo al Presidente – conclude Zagatti – quali siano le linee di indirizzo sulla sanità provinciale che ha elaborato in questi mesi, che vengano rese note e poi discusse in tempi strettissimi nelle sedi preposte e non solo dichiarate mezzo stampa. Va fatto prima di fine anno. I pazienti non posso aspettare oltre, sarebbe imperdonabile e colpevole”.

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