Uniti per Copparo toglie i veli: “Con Pagnoni per proseguire il cambiamento”
La ricandidatura del sindaco Fabrizio Pagnoni è sostenuta non solo dal centrodestra compatto, ma anche da una lista civica: Uniti per Copparo
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Muovendo dalla deposizione delle corone d'alloro al cimitero di Copparo, le celebrazioni dell'anniversario della Liberazione si sono dipanate, giovedì 25 aprile, nelle frazioni
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Copparo. L’associazione La zona franca organizza per sabato 7 dicembre alle 10.30, davanti al teatro De Micheli, un presidio silenzioso a difesa della cultura a Copparo, come manifestazione di protesta nei confronti della decisione adottata dalla giunta comunale di cancellare il Settore Scuola e Cultura dall’organigramma del Comune.
A questo proposito, “dobbiamo purtroppo prendere atto di una risposta del sindaco che nulla dice a proposito delle preoccupazioni emerse e di cui la Zona Franca ha inteso farsi portavoce – commentano gli attivisti -. Leggendo le parole del primo cittadino, pare che le scelte fatte dalla giunta Pagnoni che decide di smembrare il settore cultura altro non siano che “mere scelte burocratiche””.
Com’è possibile? È la domanda posta da La zona franca e dai suoi sostenitori, secondo cui “l’organizzazione di un Comune è lo specchio dei servizi e delle idee che si intendono mettere in campo per i cittadini. I formalismi giuridici sono ben altra cosa, qui si parla di politiche culturali relegate ad appendice di altri settori e senza nessuna idea innovativa”.
E di una “probabile esternalizzazione del teatro De Micheli, non smentita dal sindaco, scritta nero su bianco su una fredda delibera: scelta
avvenuta senza alcun coinvolgimento della cittadinanza e del mondo culturale copparese. Il sindaco, che più volte ha detto di voler ascoltare la voce dei cittadini, non denigri o cerchi di sminuire liberi cittadini che hanno tutto il diritto di criticare non le intenzioni, ma i fatti e gli atti, della sua amministrazione”.
“Siamo convinti che la cultura non sia solo ciò che intende il sindaco – riportano i copparesi -, ossia “l’insieme dei valori, delle tradizioni e dei costumi che caratterizzano la vita sociale di un popolo”: la cultura è un patrimonio prezioso che un individuo possiede e acquisisce anche grazie alle opportunità offerte dal contesto in cui vive, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della sua personalità tra scuole, teatro, biblioteca, iniziative organizzate dalle associazioni…”
Ora, delle due l’una: “O il sindaco, nella tanto sbandierata riorganizzazione comunale (che nella riassegnazione di pezzi di funzioni del Settore Cultura alle Attività produttive e alla Segreteria ha scordato le Politiche giovanili) ha commesso un errore di valutazione e ora cerca di sminuire la portata delle proprie scelte definendole “mere scelte burocratiche”, oppure alla base di tutto vi è una precisa idea di cultura da promuovere, incentivare, valorizzare, alternativa a quella conosciuta dai copparesi fin d’ora. Prendiamo atto però che di quest’ultima ipotesi non vi è traccia, né negli atti ufficiali, né nella vaga risposta che abbiamo letto”.
L’appuntamento è quindi per il 7 dicembre, “per manifestare pacificamente il nostro dissenso, mettendo la nostra faccia assieme a quella di tutte le persone, organizzazioni e associazioni, che credono che le scelte in fatto di politiche culturali siano tanto importanti da non poter essere relegate a ‘mere scelte burocratiche'”.
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