Cronaca
6 Dicembre 2019
Adriano Bianco, iscritto a Giurisprudenza, accusa un malore nella casa di un amico in via Boiardo. Disposti gli esami tossicologici e l'autopsia

Studente di 34 anni muore dopo i festeggiamenti per la laurea

di Redazione | 3 min

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Adriano Bianco

Uno dei giorni più belli della sua vita è stato purtroppo anche l’ultimo. Adriano Bianco, studente lucano di 34 anni, ha perso la vita dopo i festeggiamenti per la laurea in Giurisprudenza, conseguita nella giornata di mercoledì a Unife.

Una tragedia che si è consumata poco prima dell’alba di giovedì 5 dicembre, al rientro a casa da un giro nei bar per festeggiare la laurea tanto agognata, conquistata con fatica dopo anni di studio e lezioni all’ateneo ferrarese. Ma la festa è finita nel dramma a causa di un malore improvviso, fatale, spietato.

A dare l’allarme è stato un amico veneto che lo aveva ospitato nel suo appartamento in via Boiardo. Il pendolare – nato il 24 marzo 1985 a Lagonegro e residente a Lauria, in provincia di Potenza – si appoggiava spesso nell’abitazione ferrarese di tre giovani universitari, due originari del Veneto e uno del Bresciano, per gli ultimi preparativi della tesi.

Nella notte, una volta rientrati a casa, il neolaureato si è sentito male e l’amico ha chiamato l’ambulanza, ma quando sono arrivati i soccorsi e i carabinieri ormai era troppo tardi. Quando i militari sono giunti sul posto, il 34enne era steso a terra nel tentativo di rianimazione da parte dei sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso a seguito di un malore.

Bianco era arrivato in città il giorno precedente insieme ad alcuni parenti solo per la discussione della tesi di laurea. L’ultimo esame era andato bene al Dipartimento di Giurisprudenza, davanti alla commissione, agli amici di sempre, ai compagni di corso e ai familiari, che erano partiti insieme a lui dalla Basilicata a Ferrara per non perdersi un momento così importante.

Il tempo di mettersi la corona d’alloro, fare le foto di rito e godersi la cerimonia, che il neolaureato ha accompagnato la madre in stazione, dove l’aspettava il treno per fare ritorno a casa. Il figlio ha proseguito, come da tradizione, la festa con gli amici.

Una notte passata in giro tra locali dove, tra un brindisi e l’altro, si sospetta abbia fatto uso di sostanze stupefacenti. Poi il ritorno a casa, l’improvviso malore, l’allarme al 118, la corsa dell’ambulanza, la constatazione del decesso, le ricerche della madre per darle la notizia peggiore di tutte. Il dolore per una giovane vita spezzata troppo presto.

I primi accertamenti, che necessitano tuttavia di ulteriori approfondimenti investigativi, porterebbero ad escludere la natura violenta della morte che potrebbe, invece, essere riconducibile ad una assunzione di un mix mortale di alcool e droga di cui il giovane avrebbe fatto uso durante la notte di festa.

Le attività tecniche ed investigative classiche sono ancora in atto da parte dei carabinieri della Compagnia di Ferrara. La salma è stata trasferita all’istituto di Medicina Legale a disposizione dell’autorità giudiziaria estense che ha disposto gli esami tossicologici e l’autopsia per accertare la causa del decesso.

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