“I nostri figli quando guardano dalle finestre vedono giovani che consumano cocaina e la mattina chi esce di casa per andare al lavoro vede urina per le strade e urina sulle porte delle case”. Così recita una lettera inviata da uno dei residenti della zona di piazza Verdi, con allegate una serie di immagini che riprendono una scena di presunto consumo di droga e muri e porte inondati di urina nella strada limitrofa di via Carri.
Sulla vicenda, che risulta già segnalata dai residenti alle forze dell’ordine, intervengono gli assessori Nicola ‘Naomo’ Lodi e Alessandro Balboni, che parlano di “un fatto gravissimo che rende evidente la necessità di agire in modo coordinato e strutturato su una situazione che i residenti non devono e non possono più sopportare”.
“I passi avanti nella soluzione di una situazione complicata come è quella di piazza Verdi proseguono, e nei prossimi mesi la soluzione arriverà, con la collaborazione di tutti”, spiega il vicesindaco Nicola Lodi.
“Soprattutto in questo momento di apertura e di dialogo è importante dimostrare la buona volontà di tutte le parti in causa” aggiunge l’assessore Alessandro Balboni, assessore con deleghe all’Università, che è in contatto con le associazioni studentesche. “Per questo motivo gli studenti sono tenuti a dare il proprio contributo isolando gli incivili e stigmatizzando i comportamenti inaccettabili e irrispettosi nei confronti dei residenti. Come amministrazione ci siamo impegnati a sederci attorno a un tavolo insieme a studenti, residenti ed esercizi della zona per trovare una soluzione condivisa attraverso il dialogo”.
Non tardano ad arrivare i commenti delle associazioni studentesche.
“In un momento così delicato, dopo che Udu è riuscita ad aprire un dialogo con il comune per lavorare sulla Movida ferrarese, rimaniamo sconcertati da ciò che è accaduto e ci distacchiamo da tale gesto – afferma l’Unione degli studenti universitari -. Chiediamo agli studenti di continuare a mantenere comportamenti civili poiché tutti assieme dobbiamo dimostrare che non siamo noi la causa del degrado della città, bensì una risorsa positiva per il tessuto sociale, culturale ed economico. Questo consentirà a tutta la comunità di poter incidere in maniera più efficace nelle decisioni che verranno prese il prossimo gennaio riguardanti la movida”.
“Tenendo presente che si comprende l’importanza dell’assistenza a persone che fanno uso di stupefacenti, così come la lotta alle cause che portano alla tossicodipendenza non possiamo non segnalare l’accaduto, mostrandoci preoccupati e volenterosi di affrontare il problema” è invece il commento di Azione universitaria.
Azione Universitaria condanna “in ogni maniera questi episodi e si dissocia con forza da tali comportamenti scorretti. Il comportamento inaccettabile di una parte di fruitori di piazza getta fango sull’intera comunità di giovani, universitari e non, che frequentano la piazza come uno dei pochi luoghi di ritrovo del centro cittadino”.
“Come associazione studentesca ci impegniamo inoltre – aggiunge Au – a scoraggiare ed evitare la maleducazione e l’inciviltà e a segnalare alle autorità preposte eventuali comportamenti scorretti reiterati nei confronti di residenti, commercianti e fruitori della piazza”.
L’associazione porterà al tavolo ufficiale indetto dal sindaco le proposte che già aveva avanzato con la raccolta firme: telecamere nella piazza, maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine a scopo preventivo e bagni chimici.
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