Attualità
30 Novembre 2019
Niente più rischi di chiusura per l’ambulatorio della frazione

Ravalle non rimarrà senza medico

di Redazione | 2 min

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Fatture false e riciclaggio. Tre imprenditori edili ferraresi nella maxi-inchiesta

Tre imprenditori edili della provincia di Ferrara hanno ricevuto il divieto di svolgere attività imprenditoriale per dodici mesi poiché avrebbero ricoperto un ruolo attivo nella maxi-inchiesta di Guardia di Finanza e Polizia di Stato nei confronti di presunti appartenenti a un'associazione per delinquere operante nel settore edilizio e dedita all'emissione di fatture false, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro

“Adorava il figlio. Non c’è mai stato nessun sospetto”

"Buona, simpatica e gentile" sono i tre aggettivi più gettonati dai vicini di casa nel ricordare la 90enne Lidia Ardizzoni, l'anziana che - dopo la morte - è stata avvolta nel cellophane e successivamente nascosta nel garage dell'abitazione di via Provinciale, dove viveva insieme al figlio

“Ravalle non rimarrà senza medico. Lo avevamo promesso e ci siamo attivati in modo concreto per risolvere una situazione che si trascinava da tempo e che rischiava di mettere in difficoltà i residenti della frazione. Uno dei principali obiettivi del nostro mandato e salvaguardare le periferie e rendere i servizi sanitari ben distribuiti e diffusi sul territorio e non si tratta solo di parole. Sono soddisfatto del risultato ottenuto, come sempre attraverso il dialogo , e ringrazio la dottoressa per lo spirito di collaborazione che ha dimostrato”.

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, conferma la soluzione del caso “ambulatorio di Ravalle” che aveva messo in allarme i residenti preoccupati per una possibile chiusura dell’ambulatorio a fine mese che avrebbe coinvolto anche le frazioni di Porporana e Casaglia, in quanto per il paese di Casaglia si usufruiva degli ambulatori di Porporana e Ravalle.

Soddisfazione ha espresso anche l’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti: “Abbiamo verificato le condizioni piuttosto complesse in cui la dottoressa si trovava a gestire l’ambulatorio e abbiamo trovato una soluzione condivisa relativa alle spese per gli spazi occupati – spiega Coletti –. La situazione si è risolta grazie ad  uno spirito collaborativo che ha come obiettivo fornire ai cittadini un servizio essenziale come la presenza del medico di base, in particolare in una zona dove è forte la presenza della popolazione anziana”.

Il cartello che annunciava l’imminente chiusura dell’ambulatorio, ipotizzata per il prossimo 30 novembre, è stato rimosso già questa mattina e anche la dottoressa Anna Maria Luciana Russo ha definito positivo il risultato: “Ho apprezzato la volontà del sindaco, dell’assessore e dei dirigenti a comprendere e a risolvere il problema e ragionando in termini pratici la questione ha trovato uno sbocco positivo – ha spiegato la dottoressa -. Ora il mio lavoro può andare avanti in un territorio che per tipologia di utenza ha davvero bisogno della presenza di un medico e di un punto di riferimento facilmente accessibile”.

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