Occhiobello. Attivato il Coc (centro operativo comunale) a seguito del vertice in Prefettura del 27 novembre. L’attivazione del Coc, che ha sede in municipio, serve ad assicurare la direzione e il coordinamento delle attività per la sicurezza dei cittadini nell’ambito dell’emergenza per rischio idraulico sulla rete principale della zona Vene D fino alle 14 del 30 novembre.
È stata emanata, inoltre, un’ordinanza (146/2019) contingibile e urgente articolata in cinque provvedimenti, la cui attuazione avverrà per gradi e in base alle necessità, ma che non prevede al momento la chiusura delle strade arginali.
Dei cinque punti dell’ordinanza i primi tre sono già in vigore, precisamente: 1) la chiusura immediata degli accessi alle aree golenali; 2) divieto di sosta di veicoli e pedoni sulle strade di sommità arginale; 3) la chiusura immediata delle attività produttive e commerciali con sede in aree golenali.
Gli altri due provvedimenti contenuti nell’ordinanza, ma non ancora attivati perché al momento non necessari, sono: la chiusura delle strade di sommità arginale, dalla statale 16 al confine con Stienta e dalla statale 16 al confine con Canaro, il divieto di transito e di sosta su tali strade e l’evacuazione dei residenti nelle aree golenali.
Come riferisce la Protezione civile di Occhiobello, mercoledì 27 novembre il livello del Po è aumentato di pochi centimetri raggiungendo i 2,70 metri sopra lo zero idrometrico a Pontelagoscuro mantenendosi sopra la soglia 3, in allerta rossa.
I volontari della Protezione civile proseguono nei turni di monitoraggio lungo l’asta del Po da Occhiobello verificando anche i siti sensibili soggetti a infiltrazioni e fontanazzi.
La popolazione è invitata a lasciare libera la sommità arginale per non creare ingombro e rallentamenti del traffico.
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