Il fiume è costantemente monitorato da Aipo, al lavoro 24 ore su 24, in stretto coordinamento con i sistemi nazionale, regionale e locali della Protezione civile. È raccomandata grande prudenza in prossimità delle aree prospicienti i corsi d’acqua e le golene.
Il livello del fiume, che ha una portata superiore agli 8000 metri cubi al secondo, sarà uguale lungo tutto l’asta del Po fino alla foce nelle prossime 48 ore mentre i livelli stanno decrescendo a monte.
Intanto la Provincia di Ferrara ha adottato due ordinanze che riguardano la chiusura temporanea del traffico veicolare lungo l’itinerario ciclopedonale “Destra Po”: dal 22 novembre nel tratto compreso tra la società Canottieri a Pontelagoscuro fino al ponte di Polesella, estesa, dal 26 novembre, al tratto da Bondeno fino a Gorino. Gli unici mezzi ammessi al transito sono quelli di Aipo e Protezione civile, fatti salvi i diritti di frontisti e concessionari. Entrambi sono provvedimenti in vigore fino al termine dell’emergenza piena. La Canottieri, come sempre accade in simili frangenti, è finita parzialmente sott’acqua.
La situazione sul territorio regionale
Occorreranno almeno altri due giorni per arrivare alla valutazione complessiva dei danni. I suoli sono saturi per le piogge accumulate mentre prosegue il lento scioglimento della neve lungo i crinali appenninici. Nel piacentino si sono attivate numerose frane e dissesti sui versanti che coinvolgono anche la viabilità provinciale e comunale. Anche nel parmense la principale criticità è rappresentata dalle frane riattivate e dalle erosioni nei pressi di corsi d’acqua, anche del reticolo minore.
Nel reggiano, in relazione ai tempi di passaggio e all’altezza della piena del Po, dopo un incontro in Prefettura, è stata decisa la chiusura di due ponti sul fiume, a Guastalla e Boretto, e la chiusura delle scuole il 27 novembre a Brescello, dove è in corso l’evacuazione della frazione di Ghiarole, in cui risiedono 218 persone che saranno ospitate in una struttura di Luzzara.
Sulle arginature del Po, nel territorio di Boretto, si segnala la riapertura di alcune falde storiche soprattutto lungo un tratto di circa 7 km; al lavoro per la sorveglianza idraulica ci sono il volontariato locale di protezione civile e i tecnici comunali. A Gualtieri e Guastalla è pianificato il taglio controllato delle arginature, con l’allagamento delle aree golenali. Sul fronte delle frane, qualche dissesto viene segnalato a Ventasso.
Il lento deflusso delle piene di Secchia e Panaro è sotto controllo nel modenese, mentre nel ferrarese si segnala un allevamento evacuato a Bondeno.
Infine, sono state ripristinate le dune di contenimento sulla costa.
L’emergenza vede impegnati 469 volontari, soprattutto nel monitoraggio agli argini del Po: la maggioranza è all’opera tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Nel territorio reggiano, in particolare, sono stati mobilitati 60 volontari di protezione civile della colonna mobile regionale sia per interventi urgenti sui fontanazzi che si sono aperti nella zona Brescello sia per il rafforzamento della sorveglianza del fiume Po.
I livelli del Po a Pontelagoscuro e ad Ariano
Situazione treni dopo l’esondazione dell’Idice
Proseguono a ritmo serrato i lavori di rispristino della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interrotta dal 17 novembre scorso per un tratto di circa 4,5 chilometri tra Budrio e Mezzolara, nel bolognese, per le conseguenze dell’esondazione del torrente Idice. Squadre di tecnici di Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) sono impegnati da un paio di giorni per ricostruire la massicciata danneggiata dall’acqua e ripristinare le linee elettriche e consentire così la ripresa della normale circolazione dei treni, prevista in tempi rapidi per i primi giorni del nuovo anno.
Per verificare la situazione ha effettuato un sopralluogo sul posto il vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Raffaele Donini, che ha così potuto rendersi conto personalmente dell’andamento dei lavori. “In pochi giorni – sottolinea Donini – siamo riusciti a trovare le risorse necessarie per effettuare con la massima urgenza l’intervento, gestito da Fer. Si tratta di una somma di 5 milioni di euro dal bilancio della Regione per gli investimenti per la manutenzione straordinaria, di cui 1,5 milioni per il ripristino in tempi rapidi della massicciata e della linea elettrica e i restanti 3,5 milioni per il completo risanamento della linea ferroviaria”. “Con questo intervento gestito da Fer – ha proseguito Donini – prendiamo l’impegno di completare la prima parte dei lavori e quindi far ripartire la circolazione ferroviaria tra Budrio e Mezzolara, entro i primi giorni del nuovo anno, subito dopo le vacanze di Natale. Un impegno finanziario importante per la Regione, ma necessario per garantire un servizio fondamentale per studenti e lavoratori”.
In attesa della conclusione dei lavori di ripristino della linea ferroviaria interrotta, è stato attivato un servizio di autobus sostitutivi in entrambi i sensi di circolazione nel tratto Portomaggiore-Mezzolara, mentre tra Budrio e Bologna i treni funzionano regolarmente.
Nuova allerta fino alla mezzanotte di mercoledì 27
Se nella giornata di oggi il territorio regionale non dovrebbe essere interessato da ulteriori piogge, già dalle prime ore di mercoledì 27 si attende una nuova perturbazione, con correnti temperate e umide provenienti da Sud/Ovest, che interesserà il versante appenninico occidentale e si estenderà alle aree di pianura.
Sul crinale occidentale le precipitazioni risulteranno a carattere di rovescio e più persistenti, con valori puntuali di 50-70 mm stimati e medie areali comprese tra 10 e 25 mm.
Nel pomeriggio, sono previsti sull’Appennino centro-orientale venti forti tra 62 e 74 km/h.
La nuova allerta emessa dalla Protezione civile prevede, quindi, il codice rosso per il rischio idraulico, per il transito della piena del Po, in tutta la pianura ad eccezione della Romagna (zone D, F e H). Per i fiumi Secchia e Panaro la criticità è arancione per il passaggio delle piene con livelli idrometrici superiori alla soglia 2, che si manterranno stazionari o in lenta diminuzione per la concomitanza della piena del Po. Per i restanti fiumi della pianura e bassa collina emiliana occidentale tra Parma e Piacenza (zona H) la criticità idraulica è gialla. Per il Reno, si segnala un livello superiore alla soglia 1 nella sola sezione di Gandazzolo (Bo).
E’, invece, codice giallo per il rischio idrogeologico (frane) sul crinale e nelle zone pedecollinari fra Modena e Piacenza e in pianura fra Parma e Piacenza (zone E, G, H) e per il vento in montagna e nella collina romagnola ed emiliana orientale (nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna- sottozone A1 e A2, C1 e C2).
L’allerta resta valida per tutta la giornata di mercoledì 27 novembre. L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in raccordo con Arpae, segue l’evoluzione della situazione. Si consiglia di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.