Salute
26 Novembre 2019
Destinato all’Ospedale del Delta. Da venerdì 29 novembre già i primi interventi

All’Ausl di Ferrara il nuovo laser per curare l’ipertrofia prostatica

di Redazione | 3 min

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di Andrea Profili

Nuovo laser al tulio per l’Unità operativa di Urologia dell’Azienda Usl di Ferrara, per offrire alla popolazione maschile della provincia un’ulteriore opzione terapeutica nel trattamento chirurgico endoscopico dell’iperplasia prostatica benigna.

A fronte di un investimento da circa 200mila euro, questa nuova tecnologia abbrevierà notevolmente i tempi di degenza, con la possibilità di essere impiegata anche con pazienti che assumono anticoagulanti e/o antiaggreganti.

L’ingrossamento della ghiandola maschile necessita di un trattamento medico ed eventualmente chirurgico, quando la sofferenza diventa importante, ed è una patologia molto frequente negli uomini: si tratta infatti del secondo intervento più diffuso a livello mondiale dopo la cataratta.

Con questo nuovo tipo di trattamento, come spiegato dal direttore U.O. di Urologia Carmelo Ippolito, “l’operazione è endoscopica e asporta il tessuto prostatico in eccesso. In pratica, non viene rimossa completamente la ghiandola prostatica ma solo liberata dal suo interno, così da permettere nuovamente uno svuotamento vescicale libero da ostacoli. I vantaggi per il paziente sono quindi riassunti in un intervento senza incisioni od accessi esterni, con ridotto rischio di sanguinamento, riduzione del catetere post-operatorio, degenza ridotta oltre al 50% e conservazione delle normali capacità erettili rispetto alle tecniche tradizionali. A partire da venerdì 29 novembre saremo già operativi con i primi interventi, avendo già completato la formazione del personale”.

“Il nuovo laser sarà destinato all’Ospedale del Delta – continua la direttrice sanitaria Nicoletta Natalini – essendo già presente un macchinario d’alto livello per la risonanza magnetica e già programmato per integrare anche questo tipo di trattamento. A tal proposito, la collaborazione tra i reparti di Radiologia ed Urologia è fondamentale, anche per quanto riguarda la diagnosi del cancro della prostata, consentendo di pianificare la biopsia prostatica sulla base dei risultati della risonanza magnetica, mirando con precisione eventuali noduli sospetti”.

“L’ipertrofia non è una stupidaggine – aggiunge il direttore generale dell’Ausl di Ferrara Claudio Vagnini –, ma è anzi una patologia molto comune in persone oltre i cinquant’anni d’età. Bisogna quindi che quello della prostata diventi un controllo fisiologico, abbattendo le diffidenze spesso psicologiche”.

Infine, riguardo il tema d’attualità legato alla carenza di posti letto negli ospedali, Vagnini conferma di “aver richiesto alle case di cura di aumentare la disponibilità dei posti letto in modo da allentare la tensione, con un costo di 80mila euro per dieci posti aggiuntivi tra Salus e Quisisana. Ogni volta che l’Azienza Ospedaliera si è trovata in difficoltà abbiamo chiesto alle case di cura private, ma l’uso dei posti letto dipende anche dalla percentuale di ricovero del pronto soccorso. Esiste una legge che determina il numero massimo dei posti agli interni degli ospedali. A livello di struttura, gli ospedali di Cento e Argenta sono assolutamente pieni. Quello che è importante è che ci sia collaborazione tra le due aziende e non conflitto”.

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