Apprendo dalle agenzie il ricorso al Tar da parte del Pd contro la commissione affidi.
La commissione nata con l’intento di verificare lo stato dell’arte sulla gestione minori da parte di Asp è stata fortemente voluta dal sottoscritto che già a luglio con l’aiuto del consigliere Soffritti aveva depositato un primo testo provvisorio nelle mani del presidente del consiglio comunale. Ringraziai la maggioranza e chi in consiglio votó poi a favore il provvedimento in consiglio, che andava nella direzione da me auspicata.
Oggi leggo con stupore profondo, la decisione del partito “democratico” il ricorso al Tar per motivi che sono inerenti al numero di poltrone che non hanno avuto in commissione. Non posso malcelare il mio più profondo disappunto, anche alla luce delle altre due indagini, della magistratura stavolta, che coinvolgono Asp per presunte irregolarità su gestione minori e concorsi per il personale.
Oppostosi fino all’ultimo, chiedendo una commissione depotenziata, il Pd non ha mai voluto fare un lavoro approfondito, riproponendoci un bis della commissione dell’anno scorso, dove non si volle affrontare la realtà ma si discusse di un teorico modello gestione affidi.
Ho sempre scritto che chi non ha nulla da temere, non ha paura delle indagini. I controlli nella pubblica amministrazione sono doverosi ogni qualvolta si insinua un dubbio di malfunzionamento delle istituzioni. Il cittadino deve sentirsi sempre sicuro e pensare che chi lo governa lo protegga invece di incutergli paura. Evidentemente altri hanno una filosofia diversa, dove il benessere sociale non é primario.
Mi adeguerò ovviamente alle decisioni del Tar. Sono rispettoso della legge ma ritengo inopportuno e violento il gesto del Pd contro la sua comunità. Ho, abbiamo, chiesto una indagine per la verità, per la sicurezza dei nostri concittadini.
Paolo Pennini
Per dovere di verità, dobbiamo specificare l’indagine cui fa riferimento Paolo Pennini non riguarda Asp bensì due lavoratori interinali della stessa.
La redazione