Sono rimasto allibito nel leggere le parole pronunciate dal prof. Gianfranco Franz, detto Giangi, che dipinge i veneti come un popolo di evasori fiscali e afferma che Venezia e il Veneto non meritano alcuna compassione e neppure solidarietà.
Perchè? Perchè da anni votano per il centro-destra e reclamano l’autonomia, come afferma lo stesso docente.
Ancor peggio ha fatto il prof. Franz dopo la burrasca (potremmo dire nubifragio, pensando a Venezia) che ha suscitato con le sue incredibili affermazioni. Si è infatti scusato (forse indotto a ciò dalla moglie, Roberta Fusari, che aveva presentato – pensate un po’ – una mozione a sostegno di Liliana Segre contro ogni forma di odio e di intolleranza), ma con parole che hanno peggiorato la situazione. “Pezo el tacon del buso”, direbbero i veneti che il prof. Franz evidentemente detesta. Il nostro docente ha infatti assicurato, con intento derisorio, che verserà 2 (due!) euro a favore di Venezia!
Ammesso che le scuse siano sincere (ma nessuno ci crede), le parole non si possono cancellare. “Voce dal sen fuggita, poi ritirar non vale/non si trattien lo strale quando dall’arco uscì”, ammoniva Metastasio. Troppo tardi e troppo male, caro professore. Lei era adirato e, come dicevano i Romani, “in ira veritas”!
Una semplice domanda: con quale coraggio guarderà negli occhi i suoi studenti veneti, allorchè li incontrerà a lezione?
E come potrà parlare, d’ora in poi, di rispetto, solidarietà e tolleranza per il prossimo? Solo i migranti la meritano? I veneti no?
Se fossi un suo studente la guarderei dritto in faccia, con espressione “serenissima” e griderei, molto educatamente : VIVA SAN MARCO!
Sergio Bolognesi