Lettere al Direttore
19 Novembre 2019

Una petizione per accogliere Liliana Segre

di Redazione | 2 min

Seguo le vicende ferraresi dal vostro giornale on line e sono molto preoccupato.

Dopo l’elezione del Sindaco Alan Fabbri c’è stata una escalation del peggio.

Facebook è la provetta di questo virus che ogni giorno viene alimentato da post pieni di maleducazione, violenza, mancanza di rispetto delle altrui opinioni, fino ad arrivare alle minacce alla famiglia del Direttore di questa testata giornalistica.

Oggi sono pochi sciacalli da tastiera o da spray ma la storia ci insegna che da episodi simili sono nate delle tragedie.

Una piccola frangia non vuole prendere atto che la maggioranza dei cittadini ha scelto liberamente di cambiare gli amministratori.

Ogni giorno non perde occasione per vendicarsi dal “tradimento dei ferraresi” per lanciarsi in crociate contro Fabbri.

Perfino la proposta di Cittadinanza Onoraria alla Senatrice Segre viene volgarizzata e questi reduci da rivoluzioni mai fatte pregano che la Senatrice rifiuti l’ottima scelta del Sindaco. 

Poi ci sono le frange che mal sopportano chi critica liberamente l’attuale Giunta ed i suoi componenti e si sentono legittimati a minacciare i nemici del cambiamento.

Chi li giustifica va contro l’interesse dei cittadini e se i primi sono degli utili idioti questi sono peggio, perché alimentano un clima di odio e di violenza che nulla ha da spartire con la cultura democratica di questa città.

Dobbiamo isolare gli utili idioti e chi si nasconde dietro loro.

Ecco la necessità di RITROVARCI.

Tutte le persone di buon senso devo ritrovare il valore dell’impegno personale senza il quale non esiste una Comunità.

Ai cittadini ferraresi chiedo di fare nostra la proposta di Cittadinanza Onoraria alla Senatrice Segre. 

Basta una semplice firma.

Firmate la Petizione ” Ferrara è onorata di accogliere la Senatrice Liliana Segre”

http://chng.it/nRSx7bP928

Raccogliamo migliaia di firme per dire alla Senatrice che saremo orgogliosi di averla tra di noi e come una di noi, per la storia della persona e per quello che rappresenta come testimone dell’Olocausto.

Poi RITROVIAMOCI il giorno della consegna per salutarla ed accoglierla come merita.

Mi rivolgo a tutti, in primo luogo ai cittadini, al Sindaco, agli eletti ferraresi nelle Istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, alla Comunità ebraica, al Vescovo ed alla Comunità cattolica, alla Comunità mussulmana ed a tutti i credenti.

Dobbiamo RITROVARCI per difendere la cultura democratica di Ferrara ed i valori più alti che questa Comunità ha espresso dalla Liberazione ad oggi.

Pietro Franesi, cittadino ferrarese

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