Attualità
15 Novembre 2019
Sit-in davanti alla prefettura: "Stanchi di essere i parenti poveri dei Corpi in divisa, chiediamo equiparazione dello stipendio e potenziamento dell'organico per garantire i soccorsi"

Vigili del fuoco in protesta: “Ci chiamate eroi ma vi scordate di noi”

di Elisa Fornasini | 3 min

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“Dopo ogni disastro ci chiamate tutti eroi ma poi vi scordate di noi”, “primi ad arrivare e ultimi a guadagnare”. Bastano questi striscioni appesi davanti alla prefettura durante il presidio per capire la portata delle rivendicazioni dei vigili del fuoco di Ferrara, scesi in piazza per la mobilitazione nazionale in vista dei quattro giorni di sciopero.

Il sit-in di protesta – convocato da Fp Cgil, Fns Cisl, Uilpa e Confsal Vvf dopo la mancata conciliazione al Ministero dell’Interno – ha radunato venerdì mattina una ventina di vigili del fuoco, “stanchi di promesse e pacche sulle spalle: vogliamo fatti concreti e che non ci si ricordi di noi solo in occasione delle calamità naturali o degli eventi drammatici dove si perdono vite umane”.

“Siamo qui per sollecitare il governo affinché trovi risorse adeguate per rinnovare il contratto di lavoro, scaduto dal 2018, ed equiparare stipendi e pensioni alle altre forze di polizia – spiega Gian Luca Minotti della Uilpa -: siamo i parenti poveri dei Corpi in divisa eppure non facciamo un lavoro meno rischioso o importante, anzi, quindi vorremmo che lo Stato riconoscesse a tutti la stressa qualifica”.

Il gap di 200 euro nelle buste paga è solo uno dei tanti problemi segnalati: “Nonostante i rischi e pericoli che affrontiamo ogni giorno, i cui casi di Alessandria e Bologna sono i più recenti e tragici, non abbiamo l’assicurazione sugli infortuni o sulle malattie professionali, né una pensione complementare o il riordino delle carriere” interviene Stefano Pirani di Fp Cgil.

A livello locale, “la mancanza di mezzi, attrezzature e uomini è particolarmente forte – aggiunge Tiziano Braga di Fns Cisl -: la carenza di personale è cronica da diversi anni ma si sta sempre più accentuando con il trasferimento di nove unità su 220 colleghi in servizio tra comando e distaccamenti”.

In caso di ferie e malattie, “è disponibile una sola squadra nei turni h24 e, quando capitano in concomitanza incidenti e incendi, non possiamo garantire un adeguato e capillare servizio di soccorso e siamo costretti a ricorrere ai distaccamenti che sono più lontani, allungando i tempi per gli interventi. Manca almeno una trentina di unità per portare soccorso in maniera ottimale su tutto il territorio provinciale. Senza contare i problemi della caserma, che necessita di lavori di manutenzione post sisma, e l’età avanzata dei mezzi che hanno una media di quindici anni e oltre”.

La delegazione sindacale è stata ricevuta dal viceprefetto che “ha capito il problema e ha promesso di farsi portavoce delle nostre istanze a Roma e in Comune” rivelano i sindacalisti che hanno incrociato anche il prefetto Michele Campanaro: “Le vostre ragioni sono le nostre ragioni” ha assicurato il rappresentante del governo ai vigili del fuoco, pronti per lo sciopero.

“Ringraziamo il prefetto che ha ascoltato il nostro grido disperato di aiuto perché i cittadini hanno bisogno di noi e noi abbiamo bisogno dell’aiuto anche dei cittadini – è l’ultimo appello lanciato da Luigi Carabellese della Confsal -: dateci una mano perché siamo messi male”.

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