Politica
14 Novembre 2019
Chieste spiegazioni sulla decisione della presidente della Provincia di abbandonare le celebrazioni: Un gesto pacifico, libero e democratico". Canella: "Deve prevalere il senso delle istituzioni"

Paron e 4 Novembre, fuoco incrociato in Consiglio provinciale

di Redazione | 4 min

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Una seduta del consiglio provinciale / Archivio

Un’interrogazione a firma del consigliere di Terre Estensi, Gino Soncini, e un’interpellanza presentata dalla consigliera Rita Canella a nome della stessa lista, sono state al centro della discussione in Consiglio provinciale.

Il primo quesito ha chiesto il motivo dell’assenza della presidente della Provincia, Barbara Paron, all’incontro in Prefettura lo scorso 23 ottobre al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

“È stata la concomitanza di una visita medica – ha spiegato Barbara Paron – a impedirmi la presenza”. “L’assenza poi della Provincia al tavolo – ha continuato – è dovuta al fatto che non è stato possibile delegare altro rappresentante con così breve preavviso”.

Più in generale, la delega a rappresentare la Provincia agli incontri in Prefettura è stata confermata al consigliere Soncini, dopo che lo stesso aveva tempo fa dichiarato l’indisponibilità e in seguito riconfermato la propria disponibilità al ruolo, dopo un chiarimento con la presidente.

Oggetto dell’interpellanza, invece, è stata la richiesta di spiegazioni in merito alla decisione della presidente della Provincia di abbandonare le celebrazioni del 4 Novembre, in concomitanza dell’inizio del discorso del vicesindaco Nicola Lodi a nome del Comune di Ferrara.

“Mi sono congedata educatamente – ha replicato la presidente – spiegando i motivi al prefetto della mia decisione, che considero una naturale conseguenza al grave atto compiuto il 4 Novembre dell’anno scoro, quando l’allora segretario provinciale della Lega ha issato la bandiera di partito al pennone sul quale il giorno delle celebrazioni viene issata la bandiera italiana, senza che lo stesso abbia finora preso le distanze da quel comportamento”.

“Dunque, il mio è stato un gesto pacifico, libero e democratico – è stata la spiegazione di Barbara Paron – nell’auspicio che ciò che si è verificato l’anno scorso non abbia più a ripetersi”.

“Piuttosto – ha proseguito – mi chiedo perché non sorprenda che il sindaco di Ferrara abbia lasciato la Conferenza provinciale permanente convocata in Prefettura lo scorso 31 ottobre, sul tema gestione accoglienza migranti, quando la discussione non era ancora terminata”.

In merito poi all’intenzione dell’onorevole Alberto Balboni di presentare identica interrogazione parlamentare, la presidente si è dichiarata disposta a recarsi nella capitale per chiedere una modifica della legge Severino, in merito ai reati commessi che possano essere causa di ineleggibilità.

Pronta la replica della prima firmataria dell’interpellanza, Rita Canella: “È ingiusto ricordare l’assenza del sindaco di Ferrara che non può replicare in questa circostanza – ha detto – e in ogni caso una figura istituzionale come la presidente della Provincia deve sapere mettere da parte opinioni e sentimenti e far prevalere il senso delle istituzioni”. Per Deanna Marescotti, della lista Ferrara Insieme, anche se non è sempre facile distinguere tra ruolo personale e istituzionale, l’atteggiamento di Nicola Lodi lo scorso anno rimane un comportamento disdicevole e sorvolare con leggerezza su valori e ruoli sarebbe atto altrettanto grave. Dello stesso parere anche il collega di lista Davide Bertolasi: “Per rappresentare un ruolo istituzionale – ha detto – occorre autorevolezza, la quale dipende dalle scelte che si compiono”.

Secondo Alessandro Guaraldi (Noi per il Territorio), replicare al gesto non condivisibile compiuto l’anno scorso da Nicola Lodi con la reazione avuta dalla presidente della Provincia non è una giustificazione sufficiente e convincente. “Il 4 Novembre – ha detto – non si deve fare politica, da qualunque parte”. Ha chiuso il dibattito Gino Soncini: “L’abbandono del tavolo prefettizio da parte del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, in realtà è avvenuto dopo un’ampia discussione – ha puntualizzato – e anche se talvolta il confine tra opinioni personali e ruolo può non sembrare chiaro, non può tuttavia mai mancare il rispetto delle istituzioni da parte di tutti”.

Nel corso della seduta consiliare sono state approvate all’unanimità le delibere di schema di convenzione tra Regione, Città metropolitana di Bologna e Province emiliano-romagnole, per il supporto alla gestione del sistema regionale di rilevazione automatizzata del traffico stradale e quella per l’adesione dell’Agenzia regionale sicurezza territoriale e protezione civile alla convenzione tra Provincia, Comuni, Consorzio di bonifica, Ente Parco e Aipo per il controllo della nutria.

Con le astensioni dei consiglieri Michele Sartini, Rita Canella e Gino Soncini (Terre Estensi), è stata approvata, invece, la delibera relativa agli indirizzi per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale.

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