La stazione ferroviaria di Argenta

di Giada Magnani

Argenta. Una fermata dei treni che corrono sulla linea ferroviaria dell’Emilia-Romagna, Fer (meglio conosciuta come ex Società Veneta) anche ad Argenta. La chiede Luca Bertaccini del Movimento Cinque Stelle, ottenendo il parere favorevole di tutte le altre forze politiche presenti in consiglio comunale. Che hanno dato il là a un documento congiunto approvato con voto bipartisan, impegnando in tal modo il sindaco Andrea Baldini ad adoperarsi in tal senso verso gli enti preposti.

Si tratterebbe in sintesi di allungare da Portomaggiore ad Argenta, utilizzando i binari della tratta “Ferrara-Rimini” gestita dalla rete Ferroviaria Italiana (Rfi), il tiro delle attuali corse che, dal 1887, percorrono i 48 chilometri della “Portomaggiore-Bologna”. Infrastruttura questa oggi gestita in convenzione con Tper e che già prevede otto fermate in nove stazioni, tra cui in quella di Consandolo, frequentata ogni giorno da un’utenza media di circa 300 viaggiatori (soprattutto lavoratori pendolari o studenti) diretti nella città metropolitana felsinea o in altre zone dell’area Nord-Ovest dell’Emilia-Romagna: Modena, Reggio Emilia, Parma ma anche Mantova.

Una iniziativa questa, che, come spiega l’esponente pentastellato, “in virtù di un sistema di trasporti più veloce, moderno e capillare, a basso impatto ambientale e a bassi costi, darebbe un maggiore imput allo sviluppo economico, turistico e sociale, soprattutto in questo territorio, baricentrico geograficamente a tre province: Ferrara, Bologna e Ravenna”.