Economia e Lavoro
8 Novembre 2019

Bper. Entro fine mese l’integrazione di Unipol Banca nella capogruppo

Alessandro Vandelli
di Redazione | 3 min

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Alessandro Vandelli

Alessandro Vandelli

“L’ultima parte dell’anno ci vedrà impegnati nell’integrazione di Unipol Banca nella capogruppo prevista per la fine del mese di novembre e nella realizzazione di ulteriori attività di semplificazione ed efficientamento previste dal Piano industriale”. Lo afferma Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper Banca commentando il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre.

Il terzo trimestre dell’anno ha visto per Bper – il gruppo che ha acquistato la Carife – due nuovi importanti ingressi: proprio Unipol Banca e poi Arca Holding (oltre all’acquisizione delle quote di minoranza dell Banco di Sardegna).

A settembre i conti del gruppo parlano di un utile netto del periodo pari a 522,9 milioni di euro, dato non direttamente confrontabile con il risultato dello stesso periodo dello scorso anno (358,1 milioni che includeva utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito). Sull’utile dei nove mesi hanno inciso rilevanti componenti straordinarie tra cui: nel terzo trimestre, il badwill provvisorio generato dall’acquisizione di Unipol Banca pari a 353,8 milioni e maggiori accantonamenti su crediti anche in coerenza con la prevista accelerazione del processo di de-risking; nel primo semestre, altre componenti negative per complessivi 22,9 milioni.

Il risultato della gestione operativa è dunque pari a 572 milioni  di euro nel periodo come risultato della differenza tra la redditività operativa pari a 1.643,8 milioni e costi della gestione per 1.071,8 milioni.

Secondo quanto comunica Bper viene confermata l’elevata solidità patrimoniale del Gruppo anche dopo il perfezionamento delle operazioni straordinarie con un Cet1 ratio Fully Phased pari al 12,36% in aumento rispettivamente di 3 bps rispetto a giugno 2019 e di 41 bps rispetto a dicembre 2018. Cet1 ratio Phased In al 14,24% ampiamente superiore al requisito Srep fissato dalla Bce al 9% per il 2019.

La nota della banca modenese riporta anche un miglioramento dell’asset quality con l’Npe ratio lordo sceso all’11,6% rispetto al 13,7% di giugno e il default rate annualizzato pari all’1,6%. Il costo del credito annualizzato risulta pari a 78 bps in aumento rispetto a giugno per effetto dei maggiori accantonamenti anche in previsione dell’accelerazione del processo di de-risking. Il Gruppo Bper, infatti, ha avviato le attività per una nuova operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze da completare entro il primo semestre 2020, con l’obiettivo di raggiungere con oltre un anno di anticipo il target di Npe ratio lordo sotto il 9% previsto dal Piano industriale per il 2021.

La raccolta complessiva, compreso il comparto Bancassurance, risulta pari a 172,1 miliardi in fortissima crescita principalmente per effetto dell’allargamento del perimetro del Gruppo: la raccolta diretta è pari a 58,2 miliardi e l’indiretta raggiunge i 107,4 miliardi, di cui 38 miliardi di raccolta gestita e 69,4 miliardi di amministrata; la raccolta assicurativa riferibile al ramo vita è pari a 6,5 miliardi. Positivo lo sviluppo dell’attività commerciale di finanziamento alla clientela con la nuova produzione di mutui in crescita del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2018 a parità di perimetro e di oltre il 40% relativamente alla componente del comparto residenziale.

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