Politica
6 Novembre 2019
I consiglieri eletti nel gruppo 'Terre Estensi' firmano una interpellanza ad hoc: "Il suo atteggiamento inaccettabile mette in discussione la buona gestione della Provincia"

Il centrodestra in Provincia: “Paron chieda pubblicamente scusa”

di Redazione | 2 min

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Scusarsi pubblicamente con il prefetto, con le autorità e con i membri del Consiglio Provinciale. È tanto quanto dovrebbe fare la presidente Barbara Paron secondo i consiglieri di opposizione del gruppo di centrodestra ‘Terre Estensi’ dopo quanto accaduto in Trento-Trieste in occasione delle celebrazioni istituzionali del 4 Novembre.

Per il gruppo di minoranza – che riunisce i consiglieri Gino Soncini, Rita Canella, Michele Sartini e Mauro Zanella – il comportamento della presidente è da definirsi senza ombra di dubbio “antidemocratico, politicamente discriminatorio e istituzionalmente inaccettabile:  togliersi  la fascia istituzionale e abbandonare la cerimonia in segno di disapprovazione per il vicesindaco di Ferrara Nicola Lodi ha creato notevole imbarazzo, soprattutto ai membri del nostro gruppo consiliare, sempre coerenti nel rispettare l’istituzione ‘Provincia’”.

Un gesto che, aggiungono, “ha evidenziato un pesante atteggiamento di appartenenza politica, palesemente mancante di quell’imparzialità che si richiede ad un’autorità che ricopre la carica di presidenza della Provincia. Il suo operato non dovrebbe rispondere ad un credo politico, ma essere garanzia di equità nella conduzione dell’ente, rispondere alle necessità contingenti del territorio e tutelare i suoi abitanti e servizi a prescindere dalle proprie idee politiche”.

Se a ciò si aggiunge “l’atteggiamento discriminatorio nei confronti del vicesindaco Lodi, che ricordiamo rappresenta una autorità legittimata dall’esito delle ultime libere elezioni amministrative, ampiamente rappresentativa dell’andamento politico della città e del territorio ferrarese” i consiglieri di centrodestra non nascondo il “venir meno” della loro fiducia nei confronti di Paron, “colpiti da questo comportamento non giustificabile, che non si addice a nessuna carica istituzionale che ha l’impegno oggettivo e morale di impegnarsi sul territorio al di fuori dei dettami della politica di appartenenza”.

“Siamo certi – concludono – che questi comportamenti discriminatori verso gli amministratori che ritiene avversari politici mettano in discussione la buona gestione politico-amministrativa della Provincia e dunque, con apposita interpellanza nel prossimo ordine del giorno del Consiglio, chiediamo come la presidente Paron intenda procedere in merito”.

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