Eventi e cultura
31 Ottobre 2019
Dopo la serie Materica, in mostra lo scorso giugno alla biblioteca Bassani, la pittrice torna alla Galleria Dosso Dossi

Binomio arte-scienza, l’arte di Stefania Rubbini tra impulso e razionalità

di Redazione | 2 min

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Secondo solo show dell’artista ferrarese Stefania Rubbini in città. Dopo la serie Materica, in mostra lo scorso giugno alla Biblioteca Bassani, la pittrice torna alla Galleria Dosso Dossi, in via Bersaglieri 25/b, con Azione determinante per incremento ed efficienza. Una nuova serie di opere che raffinano la ricerca della Rubbini, esasperando il binomio arte-scienza che caratterizza l’opera dell’artista.

Laureata in biologia, ma con un’esigenza artistica innata, la pittrice coniuga da tempo le sue anime all’apparenza contrapposte. Un rigore tipico della sperimentazione scientifica indissolubilmente legato all’impulso artistico. Proprio la parola ‘impulso’ genera il titolo della mostra: “Azione determinante per incremento ed efficienza è la definizione di impulso, da vocabolario. L’impulso che ci spinge ad agire non è quasi mai messo in relazione con la ragione – spiega l’artista -. Siamo abituati a connotare l’impulso come qualcosa di passionale, di liberatorio, quando invece è dettato da ragioni specifiche, dalla volontà di migliorare gli effetti del nostro intervento. Così nasce la mia ricerca, da un’esigenza passionale, ma ben ragionata”.

“La libertà è una forma di disciplina”: la citazione di Depressione Caspica, brano dei Cccp, appare tra le prove e tra i bozzetti della Rubbini. Libera di agire, all’interno della sua griglia, l’artista disperde colori forti sulla tela, assieme a sabbia e segatura, giocando con i volumi della tela. Una precisione istintiva, ma anche una passione rigorosa.

Al centro della Galleria Dosso Dossi alcuni oggetti. Una scopa, una padella, un paio di scarpe sporche, come strumenti da laboratorio, spiccano i ready made testimoni della ricerca della Rubbini. Non si tratta di opere ma di un vero e proprio kit per lo studio dei colori, degli interventi, dei tratti e delle materie.

A curare la mostra la neonata Associazione Culturale Innesto Art Lab, con sede a Ravenna, della quale è parte anche l’artista ferrarese. “Innesto sostiene l’arte a trecentosessanta gradi – spiega la Rubbini -. Sarà un hub culturale ma si occuperà anche dell’organizzazione di qualche evento a Ferrara. Siamo cinque ferraresi appassionate d’arte, ognuna con il suo background, e vorremmo dare un piccolo contributo anche alla nostra città”.

La mostra della Rubbini resterà visitabile fino al 10 novembre, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.30. L’ingresso è libero.

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