Politica
26 Ottobre 2019
Il segretario Pd contro la legge Salvini: "Soppressa l'accoglienza diffusa, ora solo sorveglianza senza integrazione"

Migranti a Ravalle, Calvano: “Colpa del tremendo decreto sicurezza”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Daspo ai senzatetto. Piazza Grande: “Atto spietato e miope”

Il Daspo emanato dall’amministrazione comunale di Ferrara contro otto persone senza dimora è “spietato e miope”: lo sostiene Ilaria Avoni, presidente di Piazza Grande, la storica cooperativa sociale bolognese che da decenni si occupa di povertà e persone senza dimora

Trecento vite spezzate dalla violenza, dall’odio, dall’indifferenza

In diversi punti di Ferrara sono comparsi volantini con i nomi delle persone trans uccise nell'ultimo anno. Un'azione anonima poi rivendicata dai collettivi Ferrara Transfemminista e Out!* che, in occasione della Giornata internazionale in ricordo delle vittime di transfobia, hanno diffuso un comunicato dai toni netti e dolorosi

Scuola di formazione politica Mosaico. Una lezione con l’ex ministro Provenzano

La scuola di formazione politica Mosaico, promossa dal Partito Democratico di Ferrara e co-organizzata con la Fondazione L'Approdo e la Conferenza delle Donne Democratiche, ospiterà venerdì 21 novembre alle ore 17, presso l’Astra Hotel (viale Cavour 55, Ferrara), Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri, Europa e Cooperazione nella Segreteria nazionale del Partito Democratico

Il caso Ravalle sarà solo il primo di una lunga serie se non verrà modificato il decreto sicurezza. A far suonare il campanello d’allarme è Paolo Calvano, consigliere e segretario regionale del Pd, che si scaglia contro la recente legge nazionale “che porta il rassicurante nome di ‘decreto sicurezza’ ma che in realtà ha peggiorato la vita degli italiani, oltre a quella dei migranti”.

“Grazie al decreto, che è anche noto come ‘decreto Salvini’ dal nome del suo padre politico, è stata soppressa la cosiddetta accoglienza di secondo livello, che veniva realizzata dai Comuni attraverso i progetti Sprar – spiega Calvano -. Oggi, quindi, rimane solo un sistema che si poggia sulle Prefetture, che emettono bandi rivolti ad organizzazioni e imprese per le quali è previsto un solo obbligo: controllare i migranti che vengono loro assegnati. Sorveglianza, dunque, ma senza integrazione“.

“Va da sé – analizza l’esponente dem – che chi risponde ai bandi delle Prefetture, oggi tende a concentrare il più possibile le persone assegnate in modo da abbattere i costi di gestione. Tutto lecito e legittimo anche se dannatamente sbagliato. I Comuni sono de-responsabilizzati e se non sanno o non vogliono intervenire, non lo faranno. L’accoglienza diffusa, accompagnata a percorsi di integrazione – che contemplavano mediazione sociale, studio, formazione, inserimento lavorativo – non esiste più“.

Quindi “capita che anche migranti che sono già da tempo in Italia vengano presi e concentrati, per essere tenuti da qualche parte, facilmente sorvegliabili da pochi addetti. Ecco cosa sta capitando anche a Ravalle nel Ferrarese e capiterà altrove se non si rimette mano a queste regole che servivano solo a fare demagogia e non a risolvere un problema, ma a crearne uno nuovo, ben più grave”.

“Noi siamo pronti a confrontarci su come rivedere la normativa attuale, tremenda, e a migliorare anche quella che c’era prima. Un sistema che – non ho problemi a dirlo – presentava molte pecche e lacune e doveva essere rivisto” ammette Calvano, pronto ad “abbandonare vessilli partitici e a ragionarne con tutti. Se ne fossimo capaci faremmo certamente un buon servizio ai cittadini”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com