Politica
23 Ottobre 2019
Dal 2020 lavori al velodromo, pattinodromo, campi da calcio e tennis. Arriva un nuovo impianto per il paddle. Dubbi sul futuro del Palapalestre

La Cittadella dello Sport cresce con un cantiere da 1,5 milioni

di Elisa Fornasini | 3 min

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Cantiere in vista per la riqualificazione della Cittadella dello Sport. Ripristino dell’impianto di illuminazione al velodromo, messa a norma degli spogliatoi al pattinodromo, copertura dei campi da calcio e tennis, realizzazione di un nuovo impianto per il paddle e creazione di percorsi per collegare i vari impianti sono gli interventi finanziati da Regione (775mila euro), Comune (325mila euro) e privati, ovvero Uisp e circolo tennis gestori degli impianti (400mila euro).

Un investimento complessivo di 1,5 milioni, quindi, svelato in commissione consiliare dall’assessore allo Sport Andrea Maggi e dall’ingegnere Ferruccio Lanzoni che presenta il piano di battaglia: “Siamo appena partiti con la progettazione esecutiva, aggiudicata allo studio Franco Mantero, da finire entro l’anno per aggiudicare e far partire i lavori nel 2020, da concludere necessariamente entro il 2021 come previsto dal bando regionale che ci ha concesso il massimo del co-finanziamento”.

I tempi sono stretti e le idee sono tante per il “miglioramento funzionale di tutti gli impianti nella zona di Porta Catena” assicura Maggi, citando il velodromo riaperto in gestione diretta del Comune, il pattinodromo in convenzione con Uisp che scade ad aprile 2021 e che ha già visto il cambio della vecchia copertura, il campo da tennis in gestione al club fino al 31 dicembre 2020, dove sorgerà anche il nuovissimo impianto di paddle (una sorta di tennis contro il muro, disciplina in grande ascesa), il campo scuola comunale recentemente rinnovato e in mano a Uisp fino al 31 dicembre e ovviamente il Palazzo delle Palestre, la cui convenzione è in scadenza.

È proprio il Palapalestre ad avere il futuro più incerto. Il Comune paga l’affitto al Coni (30mila euro all’anno) e la manutenzione (che solo nel 2019 ha sfiorato i 100mila euro), una spesa considerata troppo onerosa tanto da spingere l’amministrazione a ipotizzare l’acquisto della struttura, valutata sotto il milione di euro, attraverso l’Istituto per il Credito Sportivo.

L’ipotesi solleva critiche dall’opposizione che, per voce di Dario Maresca (Gente a Modo) e dello stesso dem Aldo Modonesi, si chiede in quanti anni verrebbe ammortizzato l’investimento su un immobile che ormai ha 50 anni, tenendo che “con un milione di euro si costruiscono due palestre nuove”.

Irrealizzabile e a tratti ilare l’idea di Federico Soffritti (FdI) di noleggiare la tensostruttura della Festa del Regalo per ospitare le corse di atletica leggera, un settore su cui Ciriaco Minichiello (Lega) promette il “massimo impegno per evitare una guerra tra poveri”. Rassicurata Roberta Fusari (Azione Civica) sugli abbattimenti degli alberi, perché il progetto attuale prevede la salvaguardia del patrimonio verde, nonostante l’abbattimento dei ‘confini’ per mettere in comunicazione i vari impianti della cittadella. Non verrà toccato il centro di medicina dello sport.

Novità in vista anche per la Consulta dello Sport che ai membri già previsti – Comune, Ufficio Scolastico Provinciale, Università, Coni, Comitato Italiano Paralimpico e Ausl – verrà aggiunto un delegato per ciascun ente di promozione sportiva del territorio. Una scelta che vede d’accordo tutti per “rendere questo organismo consultivo, nato nel 2014, più rappresentativo del mondo sportivo” spiega l’assessore Maggi che intende “convocare periodicamente la consulta per risolvere criticità e tensioni nell’ambiente sportivo”.

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