Cronaca
15 Ottobre 2019
Sigilli a due attività commerciali in via Ortigara tenute sott'occhio dalla polizia

Risse, schiamazzi e brutte frequentazioni: chiusi bar e minimarket in Gad

di Redazione | 4 min

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Pugno duro sui locali che non rispettano le regole in zona Gad. La questura ha chiuso per 60 giorni un bar e un minimarket in via Ortigara, teatro di diversi episodi di disturbo alla quiete pubblica, risse e frequentazioni poco raccomandabili secondo quanto accertato dalla polizia di Stato in diversi interventi.

I guai si fanno più seri per il bar, il già noto ‘In God We Trust’ di via Ortigara 22/C, che incappa nel secondo articolo 100 del Tulps emesso nel giro di due anni. E che, secondo il regolamento comunale recentemente modificato, rischia l’eventuale chiusura anticipata a tempo indeterminato disposta dal sindaco.

I sigilli arrivano dopo una serie di controlli di polizia effettuati all’interno e nelle pertinenze del locale, dove più volte si sono resi necessari interventi per segnalazioni di disturbo della quiete pubblica a causa del rumore provocato dagli avventori che fra urla e schiamazzi davano vita spesso a liti, in alcuni casi sfociate in risse, provocando turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica dei residenti.

L’ultimo episodio risale al 23 settembre, quando all’ennesimo controllo delle Volanti della Polizia di Stato e di quelle del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna di Bologna, tra i 20 avventori identificati, di cui diversi pregiudicati, uno di essi, un 27enne di nazionalità nigeriana, è stato trovato in possesso di droga.

Un giovane già noto alle forze dell’ordine: arrestato nel 2015 dalla locale Squadra Mobile per detenzione illecita di sostanze stupefacenti; condannato nel marzo del 2019 e arrestato nuovamente in aprile dai carabinieri; condannato nuovamente con pena definitiva lo scorso giugno a 10 mesi di reclusione.

L’emissione del provvedimento di chiusura è frutto di un’attenta attività svolta dal personale della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, anche grazie alle segnalazioni e agli esposti dei residenti, sempre puntualmente approfonditi e valutati, registrando anche nel recente passato disturbo della quiete pubblica.

Proprio una lite, avvenuta all’inizio di quest’anno, ha causato la rottura della vetrina del bar con possibile ulteriore pericolo per le persone presenti. Le Volanti, intervenute sul posto, non avevano potuto, in tale circostanza, identificare gli autori in quanto già dileguatisi prima dell’arrivo dei poliziotti per evitare conseguenze penali.

Analogo provvedimento era stato adottato nel settembre 2017 poiché un cliente del bar era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con sospensione dell’esercizio per 30 giorni, contestando al titolare di licenza l’inadeguatezza della gestione del pubblico esercizio, anche in evidenti scarse condizioni igieniche e strutturali.

Il bar nel corso dell’anno è stato controllato dalla Squadra Amministrativa della Questura e dai Nas dell’Arma dei Carabinieri con plurime contestazioni anche in ordine alla mancata esposizione della Scia e per il mancato rispetto dell’orario di chiusura del locale, la cui riduzione anticipata alle 20 era scaturita proprio a seguito del primo articolo 100.

Per le violazioni contestate il titolare è stato inoltre sanzionato al pagamento di più di mille euro.

Anche il minimarket resterà chiuso per 60 giorni. Non sono mancati esposti e segnalazioni dei residenti che hanno lamentato disturbo alla quiete pubblica causato dagli avventori che frequentano il negozio di alimentari anche in ore notturne consumando come fosse un bar bevande quali la birra, gettando poi in strada le bottiglie in vetro, che potrebbero essere utilizzate quali strumenti atti ad offendere.

Tra aprile e maggio del 2018, già si erano verificati episodi per i quali erano dovute intervenire pattuglie delle forze dell’ordine a seguito di liti e risse tra extracomunitari che brandivano bottiglie e coltelli. Tra di essi, soggetti con precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti.

Il locale è stato anche oggetto di controlli da parte dei Nas dei Carabinieri per la presenza di alimenti scaduti posti in vendita e della Polizia Locale Terre Estensi che ha verificato il commercio di prodotti senza prezzo e idonea indicazione del tipo di bevanda all’interno di una vetrinetta refrigerata e articoli tessili senza alcun cartellino posizionati su uno scaffale.

“Le chiusure disposte dal questore hanno il precipuo obiettivo di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica – si legge nella nota stampa della questura -. La regolarità nell’attività dei locali presenti in città e in provincia è molto importante per il vivere civile e la tutela della quiete dei residenti nelle zone limitrofe a tali esercizi, e l’attenzione è sempre molto alta di fronte a testimonianze e segnalazioni che non vengono mai sottovalutate trovando nella Divisione Pas della Questura l’Ufficio per i necessari approfondimenti e provvedimenti del caso”.

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