Comacchio
12 Ottobre 2019
Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl rispondo per le rime al sindaco intervenuto in maniera molto critica dopo l'assemblea del 9 ottobre dei dipendenti comunali

I sindacati a Fabbri: “Dileggia i lavoratori e le lavoratrici”

di Daniele Oppo | 4 min

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Comacchio. “la risposta della Amministrazione dileggia i lavoratori e le lavoratrici riuniti in assemblea, confondendo apposta le acque parlando di sciopero retribuito”. I sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl rispondo per le rime al sindaco Marco Fabbri, intervenuto in maniera molto critica dopo l’assemblea del 9 ottobre dei dipendenti comunali.

“In realtà l’assemblea del 9 ottobre è stato un ulteriore tentativo, l’ultimo in ordine di tempo, di far capire al Sindaco ed alla Giunta che i lavoratori e le lavoratrici sono in difficoltà”,  sostengono le organizzazioni sindacali in una nota unitaria in cui avvisano che “mercoledì 9 ottobre i dipendenti pubblici non hanno scioperato. Lo sciopero, come previsto dalla norma, verrà indetto se la conciliazione in sede prefettizia avrà esito negativo”.

“La contrapposizione fra i lavoratori e le lavoratrici comunali e chi è in difficoltà personali e/o lavorative, è strumentale e tendenziosa. Crea una guerra fra ultimi e penultimi priva di senso. Non si aiuta chi non ha togliendo a chi ha, ma portando chi non ha al livello di chi ha. I dipendenti pubblici non hanno privilegi ma diritti”, sostengono ancora Cgil, Cisl e Uil che a muso duro rispondono proprio al sindaco: “Se non fosse per questi diritti – ribattono a muso duro Cgil, Cisl e Uil – anche lei, sindaco, avrebbe dovuto perdere il suo posto di lavoro pubblico per intraprendere il ‘servizio’ di una carica come la sindacatura, e che al termine del percorso politico potrà riottenere il suo posto di lavoro in un comune della provincia di Ferrara. Crediamo fermamente che il diritto di manifestare, come hanno fatto i lavoratori e le lavoratrici del Comune di Comacchio sono diritti da estendere a tutti. Il lavoro non è un privilegio ma il fondamento della Repubblica, nata dalla Resistenza”.

I sindacati ricordano che “da circa un anno, chiedono di conoscere le linee politiche della giunta” e che “non serve una ulteriore delegazione trattante, serve una risposta politica alle criticità già sollevate. Non stiamo chiedendo soldi, ma il rispetto della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici del comune di Comacchio”.

Nonostante il favore sul “fatto che il sindaco senta il dovere di rispettare le indicazioni del Ministero delle Finanze (Mef)”, al contempo i sindacati chiedono a Fabbri “come mai abbia deciso di non rispettare il cosiddetto ‘decreto Minniti’ e il contratto collettivo nazionale degli Enti Locali all’articolo 56-ter che prevede l’obbligo di introiti economici per l’amministrazione a fronte di attività rese a privati che organizzano manifestazioni commerciali. Ad oggi – è un punto più volte sollevato da Cgil, Cisl e Uil negli ultimi tempi -, contrariamente alla legge ed al contratto, il privato che organizza un evento su suolo pubblico che necessiti dell’intervento dei lavoratori pubblici ed in particolare della Polizia Locale non paga nulla al comune. Jova Beach Party in primis. Questo non si può fare. Alla faccia delle legalità tanto sbandierata nella sua replica ad un diritto, come l’assemblea dei lavoratori, esercitato in piena conformità alle prescrizione di legge”.

Le organizzazioni sindacali criticano poi il questionario sulla soddisfazione degli utenti col quale “si insinua il fatto che i lavoratori e le lavoratrici pubbliche in realtà lavorino poco e male. Noi potremmo fare una contro indagine sul gradimento del sindaco in rapporto alle decine e decine di richieste di appuntamento che ci risultano non essere state soddisfatte e a cui ci risulta non essere stata data neanche una risposta di diniego”. Naturalmente “niente in contrario a chiedere ai cittadini se sono soddisfatti dei servizi pubblici, ma prima bisognerebbe spiegare agli stessi cittadini in che condizioni i lavoratori del Comune di Comacchio forniscono servizi tutti i giorni in carenza di personale, aumento dei carichi di lavoro, straordinario che si accumula e non viene pagato, accumulo di giorni di ferie non fruibili per mancanza di sostituzioni”.

Ancora a tal proposito i sindacati notano che “ancora una volta non viene svelato il ‘mistero’ del questionario sul benessere lavorativo somministrato ai lavoratori ed alle lavoratrici nei primi mesi dell’anno e, ad oggi, ‘misteriosamente’ scomparso”, ma Cgil, Cisl e Uil colgono con positività la notizia “che nel 2020 verrà implementata la pianta organica del comune. Il 2019, quindi, resta com’è. Contrariamente a quanto dichiarato più volte in prefettura”.

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