Hacker assolto, era accusato di essersi intascato 22mila euro
È stato assolto, anche a seguito di una tacita remissione di querela, il 54enne ferrarese accusato di essersi intascato 22.500 euro architettando una truffa telematica
È stato assolto, anche a seguito di una tacita remissione di querela, il 54enne ferrarese accusato di essersi intascato 22.500 euro architettando una truffa telematica
È arrivato durante l'udienza del 9 dicembre l'ok del giudice per la messa alla prova di Luca Stradiotto, il 41enne broker assicurativo per cui la Procura di Ferrara aveva emesso un decreto di citazione a giudizio con l'accusa di truffa
Comune di Codigoro, Regione Emilia-Romagna, Pro loco di Codigoro de Associazione Nazionale Tartufai hanno sottoscritto una convenzione di durata decennale per valorizzare la cultura del tartufo
Era accusato di aver truffato un'anziana di 77 anni riuscendo a sottrarle la somma di 990 euro ma nella mattinata del 9 dicembre un uomo di 43 anni della provincia di Napoli è stato assolto perché non sono state trovate prove del fatto
Per celebrare i trent’anni del riconoscimento Unesco, proprio nel giorno in cui - nel 1995 - è avvenuta l’iscrizione di Ferrara come città del rinascimento sulla lista del patrimonio mondiale dell'umanità, l’attore ha dato vita ai versi dell’Ariosto dal balcone della Sala dell’Arengo del Palazzo Ducale
Quattro posizioni stralciate per irreperibilità degli imputati e 18 persone rinviate a giudizio dal gup Danilo Russo. Il caso è quello del giro di documenti falsi per ottenere o rinnovare i permessi di soggiorno scoperchiato dalla Squadra Mobile nell’ottobre del 2017.
Tutti e 18 gli imputati sono stranieri di varie nazionalità – marocchina, tunisina, algerina e nigeriana – e sono coloro che si sarebbero avvantaggiati dei ‘servizi’ di Stefano Menozzi, un uomo di 54 anni di Formignana che venne arresto nel 2017 a conclusione delle indagini (venne accusato anche di truffa e la sua posizione è stata giudicata separatamente).
Per gli stranieri l’accusa è quella di aver violato il comma 8bis dell’articolo 5 del Testo unico delle leggi sull’immigrazione, che punisce la contraffazione dei documenti per ottenere i permessi di soggiorno: in pratica, secondo l’accusa, avrebbero usufruito di false attestazioni fiscali, dei redditi e anche di false assunzioni lavorative e false dichiarazioni di residenza (quasi tutte a Formignana) create da Menozzi negli anni dal 2012 al 2017.
Il processo inizierà l’8 gennaio davanti al giudice Giulia Caucci.
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