Attualità
10 Ottobre 2019
L'associazione ha appreso dalla stampa l'inversione di rotta del Comune e smentisce Fabbri: “Il nostro progetto non è stato in alcun modo rivisto”

Arcigay rinuncia al patrocinio per il ‘Coming out day’

di Redazione | 2 min

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Patrocinio negato, poi concesso e, infine, rifiutato. Dopo l’inversione di rotta da parte del sindaco Alan Fabbri – e forse anche a causa delle motivazioni a giustificazione – Arcigay ha deciso di chiudere la partita rinunciando volontariamente al patrocinio del Comune per il ‘Coming out day’.

“Pur apprezzando il gesto del sindaco Fabbri e senza voler fare alimentare ulteriori polemiche, scegliamo di rinunciare al patrocinio – si legge in una nota dell’associazione -, perché l’adesione a un evento non può presupporre forme di censura preventiva. Lo facciamo per rispetto alla nostra associazione, ai nostri associati e ai nostri ospiti e soprattutto per rispetto alla libertà di pensiero ed espressione, principi ai quali non saremo mai disposti a rinunciare”.

L’appuntamento è ovviamente confermato per venerdì 11 ottobre, dalle ore 18 in piazza Verdi.

A far prende una decisione così forte ad Arcigay – che sostiene anche di non aver ricevuto alcuna comunicazione di aver appreso tutto dalla stampa – c’è probabilmente anche ciò che Fabbri ha dichiarato tramite la nota stampa con cui annunciava di aver concesso il patrocinio. “Rimaniamo stupefatti dalle parole del sindaco Alan Fabbri che in un virgolettato riportato dalla stampa dice
‘come avevamo richiesto il progetto iniziale è stato ulteriormente dettagliato e in parte rivisto dove andava a toccare temi divisivi come la maternità surrogata’. Se il virgolettato corrisponde alle reali parole del sindaco di Ferrara, ci teniamo a sottolineare come il nostro progetto non sia stato in alcun modo rivisto, in quanto nella giornata dedicata al coming out non sono mai stati previsti interventi sulla maternità surrogata, nè tantomeno il progetto ha mai contenuto nessun accenno alla maternità surrogata. Tanto più che il motivo del dibattere era legato a uno dei nostri ospiti Massimiliano De Giovanni, il cui intervento rimane libero e non concordato”.

“Sebbene non sia nostra intenzione parlare in questa occasione di gestazione per altri – afferma ancora l’associazione – ribadiamo al sindaco Fabbri che questo è un tema che riguarda anche i diritti delle persone Lgbt. È per questo che venerdì 6 dicembre alle 18 presenteremo presso Ibs Libraccio il graphic novel Le semplici cose di Massimiliano De Giovanni, di cui avremo, questa volta si, modo di parlare anche della gestazione per altri, perché riteniamo che non ci siano argomenti censurabili e che anche quando i temi sono divisivi, solo attraverso il confronto è possibile stimolare il pensiero critico”.

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