Comacchio
8 Ottobre 2019
Realizzato dal Mibact insieme a Tourer.it nell'ambito del progetto Ducato Estense, 'Terre del Delta' prevede due itinerari ideali nei territori di Ostellato, Codigoro, Mesola e Goro

Nasce la prima mappa interattiva del Delta del Po

di Redazione | 2 min

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Codigoro. Si chiama ‘Terre del Delta’ la prima mappa interattiva e guida digitale alla scoperta del Delta del Po, un’itinerario turistico e culturale realizzato dal Segretariato Regionale del Mibact per l’Emilia-Romagna insieme a Tourer.it nell’ambito del progetto Ducato Estense.

Un tour ideale suddiviso in due tappe percorribili su strade ciclabili come la Ferrara-Pomposa, l’anello dell’Est e la destra Po tra riserve naturali, torri, chiese, castelli, edifici idraulici che narrano la storia di un delicato equilibrio fra uomo e ambiente, tra terra e acqua, che l’Unesco ha riconosciuto nel 1999 come “eccezionale paesaggio culturale pianificato che conserva in modo notevole la sua forma originale”. Tutti i tratti caratteristici di questo territorio – con particolare riferimento agli edifici storici di pregio – sono raccontati nel video di presentazione del percorso.

Torre Abate (Mesola)

La prima tappa prende avvio dalla località di Rovereto, raggiungibile in treno (stazione di Rovereto-San Vito-Medelana) o tramite la ciclabile dell’Anello delle Delizie Estensi, che parte direttamente da Ferrara e di cui questo itinerario rappresenta una ideale continuazione. Esso permette infatti di proseguire nell’esplorazione di testimonianze dell’assetto medievale e rinascimentale del territorio, fino a culminare nella visita all’Abbazia benedettina di Pomposa, che fu protagonista della bonifica di quest’area del Delta dopo la crisi economica, sociale e ambientale che accompagnò il crollo dell’impero romano. L’intero tracciato ricalca un tratto della ciclabile 422 Ferrara-Pomposa.

La seconda tappa disegna un percorso ‘ad otto’ che parte e si conclude dall’Abbazia di Pomposa.
Oltre ai siti fortificati del Castello di Mesola, Torre Abate e Torre Palù, la tappa è eccezionalmente ricca dal punto di vista ambientale, attraversando le Riserve naturali di Valle Canneviè e del Bosco della Mesola o pedalando sull’argine del Po di Goro lungo la ciclabile Destra Po. Il tema del controllo delle acque, in un reticolo di antichi corsi d’acqua naturali e canali artificiali, diventa esperienza di un delicato e sapiente equilibrio fra paesaggio dell’uomo e paesaggio del bosco e delle lagune.

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