Politica
5 Ottobre 2019
Interpellanza del Pd sulle autorizzazioni al volo durante la demolizione e bonifica

Campo nomadi. E dopo la ruspa anche il drone abusivo?

di Redazione | 2 min

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Un atto vandalico da 4mila euro. È quello con cui lunedì (15 aprile) mattina, all'orario di apertura, hanno dovuto fare i conti i volontari del centro sociale Il Quadrifoglio di Pontelagoscuro dove, durante la nottata di domenica, ignoti si sono intrufolati, seminando il panico e distruggendo tutto quello che avevano a portata di mano

Dopo la ruspa e il cantiere abusivi, lo sgombero show di Nicola ‘Naomo’ Lodi dovrà fare i conti anche con il volo di un drone. Lo si apprende da una seconda interpellanza del Partito democratico, che fa notare come durante la demolizione delle casette delle famiglie sinti era presente (oltre a vicesindaco del Comune di Ferrara, giornalisti, tecnici comunali, agenti e ispettori della Polizia locale, rappresentanti delle forze dell’ordine) anche un pilota di un drone che ha ripreso l’operazione.

A Naomo non sarà sfuggito che “l’area sulla quale insisteva il campo sosta di via delle Bonifiche è classificata come LI P52 e il volo nella zona è regolamentato in maniera stringente”, tanto che “determinate tipologie di volo sono espressamente vietate a chi non è in possesso e di specifiche autorizzazioni”.

Ecco allora che i consiglieri Aldo Modonesi, Ilaria Baraldi, Davide Bertolasi, Deanna Marescotti e Simone Merli chiedono al sindaco Alan Fabbridi conoscere il nominativo del pilota del drone; da chi e a quale titolo sia stato autorizzato a entrare nel “cantiere”, e se fosse in regola con le dotazioni di sicurezza necessarie.

Non basta. I dem chiedono anche di sapere se “il pilota fosse in possesso degli specifici attestati di volo su aree critiche rilasciati da Enac e se il drone fosse in regola con la documentazione e l’assicurazione”.

La palla passa poi ai pubblici ufficiali presenti: “visto che le operazioni sono avvenute sotto gli occhi di agenti della Polizia locale e delle forze dell’ordine”, l’interpellanza chiede se “queste abbiano verificato o intendano verificare quanto sopra e, onde evitare omissioni, sanzionare e denunciare alle competenti autorità eventuali atti contrari alla normativa”.

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