da sinistra: Malaguti, Borghi e Bertoncelli

di Davide Soattin

Quella che verrà il prossimo anno, sarà un’olimpiade da vivere tutta d’un fiato per gli appassionati ferraresi. Tanti saranno gli atleti estensi impegnati nelle diverse e numerose discipline della manifestazione sportiva più seguita al mondo. Tra questi ci sarà anche Marta Bertoncelli, diciott’anni e fresca reduce di un qualcosa che lei stessa definisce “indecifrabile e ancora difficile da realizzare”.

Domenica scorsa infatti, in quella che è stata l’ultima giornata dei mondiali spagnoli di canoa slalom di La Seu d’Urgell, la giovanissima stella azzurra di casa nostra si è resa protagonista di una vera e propria impresa, chiudendo la sua avventura al 15esimo posto e conquistando così la carta olimpica per Tokyo 2020 e gli applausi del Coni Point di Ferrara, che ha voluto tributarle il giusto omaggio in segno di riconoscenza per lo storico obiettivo centrato.

“Marta – ha sottolineato con orgoglio il presidente regionale del Coni, Umberto Suprani – è la prima canoista che accede alle olimpiadi per il settore slalom della federazione canoa e kajak. Finora il Coni ha 139 atleti che vanno a Tokyo, di cui già la metà sono donne. In Emilia Romagna, su 15 atleti che hanno diritto di partire per il Giappone, 11 sono donne. Questa spedizione olimpica nasce sotto i migliori auspici e sarà una vetrina incredibile per le attività femminili. Un’occasione per far capire, fuori dai confini ferraresi, che da noi lo sport lo si fa con passione, tanto pensare e sale in zucca”.

Tra l’altro, insieme a Jessica Rossi nel tiro a volo, alle farfalle della ritmica Alessia Maurelli e Martina Santandrea e al canottiere Luca Rambaldi nel 4 di coppia, lo storico risultato della Bertoncelli ha fatto salire a cinque il numero degli atleti provenienti dalla nostra provincia, che il prossimo anno saranno impegnati in Giappone, motivo di soddisfazione per Andrea Maggi, assessore allo Sport: “Andare alle olimpiadi a diciott’anni è una grande impresa, ma è anche il bello dello sport che riesce a unire in un intreccio famiglia, scuola, tecnici e federazione per raggiungere traguardi impensabili”.

Un traguardo che la giovane atleta ferrarese è stata capace di raggiungere grazie soprattutto alla coesione e all’amicizia creatasi all’interno di un gruppo di lavoro che, allenato dal tecnico del Canoa Club Ferrara e della nazionale italiana Paolo Borghi, vede tra i suoi elementi di spicco anche Elena Borghi e Francesca Malaguti, per l’occasione insignite, insieme alla stessa Bertoncelli, di quella medaglia di bronzo al valore atletico che non era stata possibile consegnare nel corso del Galà dello Sport vista la contemporaneità del mondiale catalano, per essersi aggiudicate il titolo italiano assoluto a squadre nel k1 femminile sia nell’anno passato che in quello attuale.