Dopo Matera nel 2019, Ferrara si candida a essere la prossima Capitale Europea della Cultura. Ad annunciarlo in coda al proprio intervento in Camera di Commercio, durante il convengo organizzato dalla Cisl sulla lotta alla violenza sui luoghi di lavoro, è il sindaco Alan Fabbri.
Durante il convegno è stato infatti proiettato un video della Cisl in cui si affrontava la questione in un’ottica nazionale, e un passaggio del video ha mostrato la località di Matera. Pochi minuti dopo, chiudendo il proprio intervento e rivolgendo una battuta agli organizzatori dell’incontro, il sindaco ha affermato che “nei prossimi anni non spero che non dovrete più andare fino a Matera, perché proporrò Ferrara come prossima Capitale della Cultura”.
L’idea di Ferrara come prossima Capitale della Cultura era stata già lanciata anche in campagna elettorale sia dal centrodestra, da parte di Andrea Maggi di Ferrara Cambia, che dal centrosinistra attraverso i candidati di Addizione Civica.
Già mercoledì anche Vittorio Sgarbi aveva rilanciato l’idea durante l’audizione del ministro in Commissione Cultura e giovedì ne ha illustrato i dettagli: “Da ferrarese a ferrarese – spiega Sgarbi – gli chiedo, lui da ministro, io da parlamentare eletto a Ferrara, di promuovere la candidatura di questa città che ha un patrimonio artistico e architettonico straordinario, ma poco conosciuto ad una vasta platea di visitatori che ogni anno si recano a Roma e Firenze, ma ignorano proprio Ferrara. A Ferrara – aggiunge Sgarbi – potrà accadere quel che è successo a Matera: l’attenzione dei media europei, l’aumento delle presenze turistiche, l’arrivo di fondi straordinari che serviranno a qualificare musei, istituzioni culturali, siti storici e monumentali. La candidatura va avanzata nel 2027, ma da allora al 2033 si potrà fare, appunto, quel che è accaduto, con successo, a Matera”.
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