Inchiesta Pma. Altri due sanitari indagati
Si allarga ancora di più l'inchiesta per lo scandalo al Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale di Lagosanto
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Spostare il processo da Ferrara a Varese. È la richiesta - già avanzata in indagini preliminari - che la difesa dell'imprenditore ferrarese Andrea Zironi, professionista riconosciuto dal 1989 nel campo della intermediazione e della consulenza nel settore dell'oro fisico da investimento, ha riproposto ieri (venerdì 12 dicembre)
Rintracciato e tratto in arresto un uomo destinatario di un ordine di carcerazione per una pena definitiva pari a 2 anni, 8 mesi e 11 giorni di reclusione
Abuso dei mezzi di correzione è il reato di cui dovrà rispondere un padre che ha 'sculacciato' il figlio usando un bastone
Prima la preoccupazione, poi lo stress e la paura e infine la rabbia. È l'escalation che, dalle prime richieste estorsive subite fino all'uccisione di Davide Buzzi a colpi di lucchetto, avrebbe attraversato il 43enne Vito Mauro Di Gaetano, titolare del bar Big Town
Sono quattro i tifosi spallini denunciati dalla Digos per dei tafferugli avvenuti dopo la partita vinta dai biancoazzurri contro la Lazio, giocata lo scorso 15 settembre allo stadio Paolo Mazza. Per loro è in vista anche il Daspo.
Il tutto si è svolto in maniera ‘itinerante’, impegnando il personale diretto dal commissario Teresa Mancinelli sia in controlli mobili sul posto che nel successivo monitoraggio delle telecamere.
Dopo la gara, il gruppetto ha aspettato che da corso Isonzo defluissero i tifosi della Lazio, in uscita dal settore dello stadio a loro riservato, e poi è partito alla carica verso via Darsena, nonostante gli sbarramenti di sicurezza presenti, andando a inveire contro le auto dei tifosi romani. Alla vista di una pattuglia della Digos, il gruppo ha cambiato direzione, imboccando via Agnelli. Giunti in corso Isonzo, hanno ignorato steward, Polizia municipale e transenne, oltrepassando il blocco stradale, e portandosi in prossimità dei veicoli dei tifosi ospiti. E qui ancora insulti al loro indirizzo, lancio di bicchieri di birra e altri oggetti, minacce nei confronti dei passanti brandendo la cintura con la fibbia di metallo protesa.
Questa volta il deciso intervento del personale della Digos ha messo in fuga i quattro: uno è stato bloccato sul posto, gli altri tre sono riusciti a scappare prendendo la via Gorizia. Ma ciò non gli ha evitato di essere individuati: i poliziotti, infatti, insieme ai colleghi della scientifica, hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza e hanno identificato i tre, prontamente denunciati per aver posto in essere una condotta violenta, sia verbale che fisica, utilizzando oggetti contundenti o comunque atti all’offesa.
La divisione Anticrimine, guidata dal dirigente Paolo Pellegatti, ha avviato al contempo le procedure amministrative per i Daspo.
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