Lettere al Direttore
3 Ottobre 2019

Il crocefisso non si tocca

di Redazione | 2 min

Siamo preoccupati dalle recenti esternazioni del Ministro dell’Istruzione Fioramonti, il quale ritiene che le scuole non debbano esporre il Crocifisso e di preferire l’affissione di una cartina del mondo al posto di un crocefisso.

Noi di Azione Universitaria, storica associazione della destra giovanile, presenteremo al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, massimo organo di rappresentanza studentesca ministeriale (il parlamentino degli studenti), una mozione al Ministro in cui chiedere di non mettere in discussione il valore intrinseco del Crocefisso, il suo significato culturale, identitario e di pace.

Chiederemo inoltre che si scongiuri qualsiasi azione, sia ministeriale che di singoli atenei, atta alla rimozione del crocefisso nelle aule.

Il Crocifisso non deve essere rimosso dalle aule universitarie perché, se l’università è garante è portatrice della cultura italiana ed europea, pur nella sua laicità, non vi è alcun motivo per rimuovere un simbolo appartenente alla nostra identità nazionale.

Sulla stessa onda di relativismo e qualunquismo, dovremmo negare lo studio di Dante e dei classici che hanno decantato la Cristianità.

Per giunta, nessun italiano si azzarderebbe mai a mettere in discussione la presenza della mezzaluna islamica nelle università mediorientali, né la presenza di simboli religiosi ebraici in quelle israeliane.

Purtroppo, invece, dopo la folle proposta di una tassa sulle merendine e sulle bibite gassate, il Ministro Fioramonti e la compagine di governo PD-M5S si dimostra ancora intenta a danneggiare gli italiani e le loro usanze.

Azione Universitaria all’interno del Consiglio Nazionale degli studenti (CNSU) darà battaglia perché tutto questo non accada, né ora né mai, e vigileremo affinché nessun crocifisso venga rimosso dalle aule delle Università italiane.

Dalila Ansalone, presidente Azione Universitaria e consigliere nazionale Studenti Universitari 

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