
Nella foto, da sinistra: Sandri, Sensi, Tugnoli, Buja
E’ stato presentato ufficialmente all’ospedale di Cona il convegno “Non solo Parkinson” da parte di Marco Sandri, medico della Direzione Medica, Maria Chiara Sensi responsabile del Centro Disordini del Movimento, Valeria Tugnoli, direttore della Neurologia di Cona, e Sergio Buja, medico di Medicina Riabilitativa.
Il “Non solo Parkinson”, giunto alla sua decima edizione, è un incontro annuale incentrato sulle patologie del sistema nervoso centrale che causano disordini del movimento. Promosso dal “Centro Disordini del Movimento” dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara – e coordinato da Mariachiara Sensi dell’Unità Operativa di Neurologia diretta da Valeria Tugnoli – si snoda su tre eventi consecutivi che interessano Emilia-Romagna e Veneto. Sin dalle prime edizioni l’appuntamento scientifico ha dimostrato infatti il suo punto di forza di forza nel felice connubio con altri esperti neurologi in queste patologie: Franco Valzania (primario dell’Unità operativa di Neurologia di Reggio Emilia) e Rocco Quatrale (direttore della Neurologia di Mestre). Negli anni in questi incontri sono stati affrontati diversi temi in maniera approfondita e innovativa, tanto da rendere questo evento, che aveva inizialmente risonanza a livello locale e regionale, un congresso di rilevanza nazionale.
Il “Centro Disordini del Movimento” di Ferrara nasce circa 25 anni fa dall’esigenza di rispondere in maniera razionale e multidisciplinare alle richieste dei pazienti affetti da patologie degenerative del sistema nervoso centrale quali i parkinsonismi, la distonie e le coree che rappresentano, facendo riferimento al recente “Piano Nazionale delle Cronicità”, una delle emergenze terapeutiche più importanti da gestire nei prossimi decenni. Nello specifico l’ambulatorio dedicato si occupa della fase più complessa della “malattia di Parkinson”, ma in egual maniera dei più rari disordini del movimento ad esordio giovanile per i quali è necessaria un’adeguata e precoce presa in carico, considerate le alte richieste funzionali, sia lavorative che sociali, di questi pazienti. Attualmente l’ambulatorio dedicato segue circa 300 pazienti l’anno, il 30% dei quali presenta un esordio giovanile, con circa 600 accessi annuali, e si avvale di diverse collaborazioni, in primis quella fisiatrica (con la rieducazione al cammino e alle prevenzione delle cadute grazie alla collaborazione Unità Operativa di Fisiatria diretta dal prof. Nino Basaglia), ma anche deglutologica, cognitiva, pneumologica e gastroenterologica, necessarie per gestire le diverse patologie in maniera ottimale.
Oltre all’attività mirata alla diagnosi e terapia medica dei pazienti con disordini del Movimento e la Neurologia, in collaborazione con l’Unità Operativa di Neurochirurgia, Neuroradiologia e Riabilitazione, è uno dei tre Centri della Regione Emilia-Romagna autorizzato agli impianti di neurostimolatori cerebrali profondi (Stimolazione Cerebrale Profonda o Deep Brain Stimulation – Dbs) per i pazienti affetti da Malattia di Parkinson avanzata e complicata o da Distonia.
L’attività, iniziata nel 1999 con i pazienti affetti da Malattia di Parkinson, ha continuato negli anni a svilupparsi sia dal punto di vista tecnico che organizzativo, con un incremento del numero e della complessità dei casi trattati. La Dbs è stata applicata successivamente dal 2001, tra i primi centri in Italia, anche a pazienti con Sindromi Distoniche e, dal punto di vista organizzativo, il “percorso paziente” è stato perfezionato con ricadute positive sul miglioramento clinico dei pazienti (in linea con i dati presenti in letteratura) e sui tempi di degenza. Attualmente, insieme a Modena e Bologna, la Neurologia rappresenta in Emilia-Romagna uno dei centri di riferimento più importanti sulla mobilità attiva intra ed extraregionale.
Nell’ambito delle terapie innovative per la Malattia di Parkinson, la Neurologia offre la possibilità di impianto di pompe per infusione continua di “levodopa carbidopa infusionale (Duodopa)” con oltre 50 pazienti trattati a tutt’oggi. Questo trattamento prevede l’infusione di levodopa nel digiuno attraverso una gastrostomia percutanea ed è gestita in collaborazione con il Servizio di Endoscopia Digestiva.
Di seguito in tabella i pazienti trattati con terapie complesse fino ad oggi in Neurologia.
|
ANNO DI AVVIO |
N. PAZIENTI TRATTATI |
N. PAZIENTI
IN FOLLOW UP |
OUTCOME
(miglioramento
medio in %) |
DBS MALATTIA
DI PARKINSON |
1999 |
115 |
60 |
64% |
DBS DISTONIA |
2001 |
28 |
12 |
69% |
DUODOPA Ò
MALATTIA DI PARKINSON |
2007 |
52 |
35 |
62% |
TOSSINA BOTULINICA |
1990 |
450 |
200 |
70% |
L’Unità Operativa di Neurologia è centro di riferimento – sia come mobilità attiva intra che extra regionale che come centro formativo – a livello nazionale, attraverso l’organizzazione di corsi teorico-pratici annuali. Nel corso degli anni questa attività ha determinato in tutti i pazienti trattati un miglioramento significativo della disabilità motoria ed una rilevante riduzione di complicanze (difficoltà del cammino, cadute, miglioramento autonomia nelle Adl) con conseguente calo di ospedalizzazione e ripercussione positiva sulla qualità della vita dei pazienti.
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