Politica
1 Ottobre 2019
Confronto tra sindaco Fabbri e prefetto Campanaro: "Si cercano proposte meno impattanti". A breve la nomina del nuovo dirigente Asp

Migranti a Ravalle, la “soluzione illogica” pare accantonata

di Redazione | 2 min

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Il sindaco Alan Fabbri e il prefetto Michele Campanaro

“Situazione illogica, serve una soluzione meno impattante”. La presa di posizione del sindaco Alan Fabbri sul possibile arrivo di una trentina di migranti nella piccola frazione di Ravalle arriva anche alle orecchie del prefetto Michele Campanaro durante l’incontro convocato lunedì a palazzo Giulio d’Este proprio per fare il punto sulla ridistribuzione dei richiedenti asilo nel territorio.

“Si è trattato di un incontro interlocutorio in cui ho sottolineato il fatto che ospitare 30 richiedenti asilo in un paese di appena 300 anime è una proposta illogica, sono oggettivamente troppi ” rimarca il primo cittadino che ha richiesto “collaborazione e soluzione meno impattante” non solo al prefetto ma anche alla stessa cooperativa Un Mondo di Gioia che si è aggiudicata il bando.

Campanaro si è detto “consapevole delle difficoltà” mentre la coop padovana non ha chiuso l’ipotesi di “cercare nuovi stabili da affittare, a prezzi bassi o comunque coerenti con il loro bilancio”.

La sistemazione dei migranti a Ravalle pare quindi accantonata, almeno nel medio termine, ma Fabbri rimane comunque sull’attenti perché “si tratta di un problema che voglio continuare a gestire con spirito collaborativo”, anche se i numeri sono fortemente ridimensionati rispetto all’emergenza degli anni scorsi: “Attualmente sono accolte circa 700 unità sull’intera provincia di Ferrara, dati in calo rispetto ai picchi di mille persone”.

La ridistribuzione rimane un tema caldo, ma intanto l’Asp che gestisce l’accoglienza tramite Cidas (quest’ultima presente al tavolo in prefettura) vede una proroga del contratto fino al 31 gennaio 2020. Nelle prossime settimane è atteso anche l’annuncio della nuova dirigenza del Centro Servizi alla Persona che prenderà il posto della presidente Angela Alvisi.

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