Consiglieri leghisti si fanno ‘re magi’ e affiggono personalmente i crocefissi nelle aule
L’ex assessore Corazzari: “I genitori sono stati avvisati? Mi chiedo cos’abbia in comune con la cristianità Solaroli”
Tre consiglieri della Lega stanno girando per le scuole per affiggere personalmente i crocefissi ordinati dal Comune di Ferrara. In una circolare diretta ai dirigenti scolastici, il direttore dell’Istituzione scuola Mauro Vecchi, ha comunicato che nei prossimi giorni verranno nelle sedi scolastiche i consiglieri comunali Massimiliano Guerzoni, Stefano Solaroli e Benito Zocca “in qualità di volontari per la consegna e l’affissione del crocefisso nelle aule”.
Il dirigente chiede agli insegnati di “accoglierli e consentire loro l’affissione”. Rimane ferma, a questo proposito, quanto concordato nel collegio docenti del 13 settembre, vale a dire, ricorda Vecchi, “la piena libertà di mantenerlo o meno affisso nella classe, sulla base della sensibilità di ciascun docente e di un vostro accordo interno ai plessi”.
Una processione singolare, quella dei tre ‘re magi’ in camicia verde, che solleva perplessità nell’ex assessore all’istruzione, ora consigliere comunale di opposizione, Cristina Corazzari: “è evidente che si tratta di un gesto di propaganda che di religioso non ha nulla”.
A far storcere il naso a Corazzari sono diversi fattori: la delegazione sui generis (normalmente sono gli impiegati comunali ad occuparsi degli arredi), il fatto che siano tutti e tre della Lega e il mancato avviso alle famiglie.
“Vengono meno in un colpo solo – incalza l’esponente del Pd – le regole di sicurezza, il rispetto della genitorialità e del ruolo dell’istruzione”.
Vengono poi questioni di trasparenza: “se è un gesto di vicinanza del Comune verso le scuole, chi ha scelto i componenti della rappresentanza comunale? perché non è andato solo il presidente del consiglio? perché non è stato detto al resto dei consiglieri di questa opportunità? Ma, soprattutto, i genitori degli alunni sono stati preventivamente informati? A che titolo, mi chiedo, un rappresentante di un partito va nelle scuole ad attaccare crocefissi?”.
Corazzari chiude con un’ultima questione: “ricordo che nel propagandare l’acquisto dei 300 crocefissi, il sindaco Alan Fabbri aveva detto che quel simbolo era un richiamo alla pace e all’amore. Mi chiedo cosa abbia a che fare con al cristianità Solaroli, che nei suoi video diffonde sentimenti opposti, a partire dal trincia-rom da montare sul Suv”.