Politica
19 Settembre 2019
Kusiak: "Aperta una nuova sezione alla Pacinotti, privatizzazioni ancora da valutare". Corazzari: "Scelte virtuose della scorsa amministrazione". In discussione il bilancio consolidato, aumentano spese del personale

Scuole di infanzia, oltre 200 bambini in lista d’attesa

di Elisa Fornasini | 3 min

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Ridurre le liste d’attesa e aumentare i contributi comunali per aprire nuove sezioni delle scuole d’infanzia. Sono gli obiettivi promessi dall’assessore all’Istruzione Dorota Kusiak nella commissione consiliare convocata per far ‘quadrare i conti’ dell’Istituzione Scuola.

La variazione di bilancio 2019-2021 adottata in via d’urgenza dal sindaco per aprire il 1° settembre una nuova sezione alla scuola Pacinotti mette d’accordo tutti ma lo scontro si consuma su altri problemi: le lunghe liste d’attesa per accedere alle scuole d’infanzia (sono più di duecento i bambini in questa situazione), una sostanziale mancanza di programmazione per il futuro e il discorso d’apertura della stessa Kusiak.

“La decisione della vecchia amministrazione, allo scadere del mandato, di ridurre i contributi del Comune all’Istituzione di 150mila euro, il costo di gestione annuale di una sezione, denota che magari non c’erano prospettive di investimento mentre noi abbiamo dato un segnale fin da subito, aprendo la nuova sezione della materna in previsione di un aumento dei capitoli di bilancio per il funzionamento della nuova sezione e l’apertura di nuove sezioni promesse in campagna elettorale”.

Come trasformare le promesse in realtà è ancora un fatto nebuloso. Alla richiesta di Tommaso Mantovani (M5S) di prendere posizione pro o contro le esternalizzazioni, l’assessore all’Istruzione prende tempo: “È un po’ presto, le valutazioni sulle privatizzazioni sono ancora da fare, serve tempo anche per studiare la capacità di aprire ulteriori sezioni nei plessi già funzionanti”.

L’intervento della sua successora non piace a Cristina Corazzari, ex assessore all’istruzione e ora consigliera comunale Pd, che ricostruisce le motivazioni della diminuzione dei trasferimenti: “Nel corso di questi anni da una situazione di bilancio precaria si è arrivati a 1,2 milioni di avanzo libero e, in concomitanza con le maggiori entrate dalla Regione, si è deciso di rinunciare a 150mila euro. Difendo questa scelta virtuosa perché ci sono le risorse per la progettazione di nuove aperture a Malborghetto di Boara e per l’appalto integrazione dei bambini disabili in aumento”.

La delibera passa in discussione nel consiglio comunale del 30 settembre mentre la seconda delibera sulla “Convenzione tra il Comune di Ferrara e il Comune di Bondeno per la riserva di 3 posti-bambino residenti nel Comune di Ferrara presso il Nido di Bondeno – Integrazione” è stata ritirata perché, spiega Kusiak dopo alcune reticenze, “il servizio bondenese è stato esternalizzato e rischia di non essere più conveniente, si sta valutando una convenzione meno onerosa”.

All’ordine del giorno inoltre il bilancio consolidato 2018 di Comune, propri enti e partecipate che per la prima volta rendiconta la situazione economica anche di Ami, Consorzio Futuro in Ricerca e Acer, “inserite perché il rapporto di incidenza è passato dal 10 al 3% e quindi rientrano nel perimetro del bilancio”.

A spiegare la novità è l’assessore al Bilancio Matteo Fornasini che mette in risalto il “calo di 30 milioni dei proventi da tributi per via della Tari esternalizzata a Hera” e il “punto dolente della spesa del personale che ha subìto un incremento di due milioni dal 2017 al 2018, metà per l’inserimento di Ami, Consorzio e Acer e il resto per un aumento delle spese di Ferrara Arte e Ferrara Musica”.

La discussione è praticamente nulla, così interviene Moreno Tommasini, che ha curato la redazione del bilancio insieme al ragionere capo Maria Pellegrini, per sottolineare che “l’amministrazione uscente consegna un patrimonio netto di 471 milioni mentre il valore aggiunto delle partecipate è cresciuto del 3%“.

Anche in questo caso il pentastellato Mantovani esprime curiosità su eventuali razionalizzazioni delle società partecipate ma Fornasini sposta la questione a marzo, “quando sarà tempo della revisione ordinaria che si fa ogni anno, questa non è la sede opportuna ma seguiremo le intenzioni del sindaco e della giunta”. Il tempo stringe invece per l’approvazione del bilancio consolidato che verrà discusso in consiglio comunale il 30 settembre, ultimo giorno utile.

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