Politica
17 Settembre 2019
Approvata la delibera che recepisce la disciplina regionale. Maggi: “Si tratta di un atto non solo tecnico ma fortemente politico”

Il Comune riduce alcuni oneri di costruzione

di Redazione | 3 min

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‘Sconti’ dal 20 al 50 percento sugli oneri di costruzione per alcune situazioni specifiche. Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di lunedì la delibera (emendata) che recepisce l’atto regionale sulla relativa disciplina.

La stessa Regione nel dicembre 2018, nell’impostare i parametri relativi agli oneri che le imprese costruttrici devono versare per costruire, ristrutturare o intervenire su immobili esistenti in territorio regionale, ha lasciato ai singoli Comuni la possibilità di incrementare o ridurre alcuni parametri specifici, relativi a determinate categorie, fissando come limite ultimo di assunzione della delibera che va a fissarli il 23 settembre di quest’anno, data successivamente alla quale anche per il Comune di Ferrara sarebbe entrata in vigore la disciplina così come impostata dall’Ente regionale.

“Il Comune di Ferrara è tra i primi Comuni capoluogo ad intervenire in modo concreto con questa delibera di consiglio e gli interventi sono elaborati in coerenza alle Linee Programmatiche di Mandato, presentate dal sindaco, Alan Fabbri, lo scorso luglio”, si legge in una nota dell’ufficio del sindaco.

“Si tratta di un atto non solo tecnico ma fortemente politico”, afferma l’assessore all’Urbanistica Andrea Maggi, “gli oneri di costruzione sono, infatti, uno degli aspetti più significativi dell’approccio al progetto urbanistico di una città ed è evidente come, attraverso riduzioni o incrementi degli oneri stessi che impattano su differenti zone o ambiti, possano essere indirizzati importanti aspetti della vita sociale della città”.

Tra le modifiche salienti apportate ai parametri individuati dalla Regione ci sono, secondo quanto specificato dall’Amministrazione comunale,  la riduzione fino al 30% del contributo di costruzione per gli edifici che insistono sulle frazioni del territorio comunale – “in sintonia con la volontà espressa nelle Linee di Mandato di valorizzare le periferie”; la riduzione fino al 50% degli oneri di costruzione per le residenze dedicate agli anziani, le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, “in sintonia con gli obiettivi programmatici che prevedono l’avvicinamento delle strutture sanitarie ai cittadini e una loro diffusione su tutto il territorio comunale”. Saranno ridotti del 20% gli oneri di costruzione relativi all’Edilizia Residenziale Pubblica per facilitare la realizzazione di edifici da destinare al canone sociale Saranno ridotti fino al 30% gli oneri di costruzione per le misure di intervento volte alla qualità edilizia del patrimonio urbano (antisismica, risparmio energetico, ecc…) al fine di incentivare la riqualificazione del patrimonio esistente. È prevista una riduzione del 20% sugli oneri che riguardano la attività industriali collocate in aree attrezzate in termini di ecosostenibilità, al fin di incentivare e far crescere questo tipo di insediamenti

Nessuna riduzione, rispetto ai parametri previsti dalla Regione, sarà applicata per edificazioni o interventi relativi alle microaree destinate all’accoglienza di rom e sinti (il Comune di Ferrara non procederà nella realizzazione di queste aree). Resta invariata l’aliquota relativa agli oneri di costruzione per le confessioni religiose fissata al 7% dalla Regione, relativa alle confessioni che hanno sottoscritto Intesa con lo Stato Italiano

Durante il Consiglio è stato proposto e votato un emendamento, proposto dall’assessorato all’Urbanistica, utile a delineare, nello specifico, le aliquote relative agli interventi edilizi delle attività commerciali. “Anche in questo ambito – si legge nella nota dell’Amminsitrazione – le scelte effettuate nell’ambito della possibilità individuata dalla delibera regionale, saranno volte a favorire, in sintonia con gli obiettivi che la giunta si è fissata, le attività commerciali, turistiche e di promozione sinergiche ad una valorizzazione della città di Ferrara e a ridurre l’impatto delle attività che non incidono positivamente sul suo valore aggiunto”.

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