Politica
12 Settembre 2019
“Non sarebbe coerente col mio comportamento e le mie convinzioni recenti sul M5S”

Marattin ‘declina’ la nomina a sottosegretario

di Redazione | 2 min

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Una manovra finanziaria regionale complessiva da 14 miliardi e 280 milioni di euro, di cui 10,5 miliardi destinati alla sanità, che "rafforza il sistema socio-economico dell’Emilia-Romagna e sostiene crescita, investimenti e coesione sociale in una fase complessa per il Paese e per lo scenario internazionale"

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Sottosegretario all’economia? No, grazie. Almeno per ora. Luigi Marattin dipana i dubbi su un suo possibile incarico nel neonato governo gialloroso. “Leggo da giorni il mio nome come aspirante sottosegretario al Mef – chiarisce il deputato ferrarese del Pd su Facebook -, e ho ricevuto davvero tante esortazioni – e da più parti politiche – a impegnarmi in questa avventura”.

Marattin si dice “molto grato per questa attestazione di stima, e sarebbe un nuovo grande onore della mia vita continuare a servire la cosa pubblica in una posizione così prestigiosa, e a supporto di un ministro (Roberto Gualtieri) che stimo e apprezzo. Soprattutto per chi, come me, ha fatto – e continuerà a fare – dello studio dell’economia e della sua applicazione alla vita quotidiana dei cittadini un pezzo così importante della propria vita”.

Tuttavia, il suo giudizio “sull’atteggiamento di politica economica tenuto in questi anni dal M5S – e da molti dei suoi interpreti – lo conoscete bene, e non è cambiato”.

Sì insomma alla inedita alleanza ma con dei se e dei ma. “Mentre ho ritenuto giusto votare la fiducia – spiega – per evitare i pieni poteri a Salvini e l’aumento dell’Iva (e mentre spero che la linea di politica economica del M5S possa evolvere e distanziarsi da quanto abbiamo visto finora), al momento non sono interessato a impegnarmi direttamente nella compagine di governo. Non sarebbe coerente col mio comportamento e le mie convinzioni recenti”.

Marattin tiene a precisare che la scelta “è ovviamente del tutto personale, e non implica alcun giudizio – neanche implicito o indiretto – nei confronti di miei colleghi che hanno fatto e faranno scelte diverse.

Oltre che a continuare a studiare e occuparmi di economia, nei prossimi mesi mi dedicherò con grande entusiasmo all’attività parlamentare e soprattutto politica”.

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