Cronaca
12 Settembre 2019
I difensori chiedono di rivalutare l'importanza della psicopatia riscontrata in Spagna e il suo peso sulla capacità di volere

Igor. Nell’appello la richiesta di una nuova perizia psichiatrica

di Redazione | 2 min

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La “grave psicopatia” riscontrata dagli esperti spagnoli in Norbert Feher è stata un fattore che ha inciso sulla sua capacità di intendere e di volere? È quello che i difensori del killer serbo vorrebbero venisse chiarito da una nuova perizia psichiatrica, richiesta nell’atto di appello contro la sentenza di condanna all’ergastolo emessa in abbreviato dal gup di Bologna il 25 marzo scorso.

Feher, per lungo tempo noto in Italia come Igor Vaclavic e Igor il russo, si trova in carcere in Spagna, dove è accusato per tre omicidi. In Italia è già stato condannato per aver ucciso il 1° aprile 2017 il barista di Budrio Davide Fabbri e l’8 aprile successivo, nel Mezzano, la guardia ecologica volontaria Valerio Verri e aver tentanto di uccidere, in questa seconda occasione il poliziotto provinciale Marco Ravaglia.

Per i suoi difensori, il giudice di primo grado avrebbe valutato in maniera non corretta la perizia spagnola, perché quella grave psicopatia nell’ordinamento italiano influirebbe nel giudizio sulla capacità di intendere e di volere dell’imputato, soprattutto nella sua capacità di fermare gli impulsi violenti, pur rimanendo in grado di capirne la portata.

Per la difesa – che è sostenuta dagli avvocati Cesare Pacitti e Gianluca Belluomini – Igor dovrebbe essere assolto per i reati di rapina alla guardia giurata di Consandolo (avvenuta il 30 marzo 2017) e per la tentata rapina un uomo pachistano, commessa tra i due omicidi. L’atto d’appello chiede anche di non riconoscere l’aggravante di aver commesso i delitti mentre era ricercato per vecchie rapine.

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