Attualità
12 Settembre 2019
Momento di condivisione nell'area verde nata grazie alla tenacia e all’entusiasmo di un gruppo di abitanti del quartiere

Una festa per arredare il Krasnopark

di Redazione | 3 min

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Sabato 14 settembre dalle 10 fino al tardo pomeriggio sarà una giornata di festa a Krasnopark. Si tratta di una festa aperta a tutti con lo scopo di arredare l’area di verde pubblico, con cena condivisa e inaugurazione alle ore 12.30 della “Kasetta degli attrezzi”, che i partecipanti sono invitati ad arricchire regalando un attrezzo.

Krasnopark è un’area di verde pubblico nata grazie alla tenacia e all’entusiasmo di un gruppo di abitanti del quartiere, che si è dapprima speso per non lasciarla abbandonata (era la sede dell’ex scuola Aquilone di viale Krasnodar 231 risultata inagibile dopo le scosse di terremoto del 2012), ha poi vigilato sulla sua bonifica e ottenuto il riconoscimento come spazio pubblico. Ha infine avviato un percorso di ripensamento collettivo che fa oggi del parco di Krasnodar uno degli esempi cittadini di esperienza comunitaria auto-gestita riconosciuta dal Comune e formalizzata nell’ottobre del 2018 con la sottoscrizione di un patto di collaborazione.

Questa modalità ibrida di regolamentazione pubblico-privato dell’area, permette forme inedite di uso dello spazio pubblico, permettendo ad esempio l’installazione di un barbecue collettivoil gioco libero con elementi naturali per i più piccoli e le scuole del quartiere, e tante altre attività inconsuete per un parco cittadino. L’esperienza di Krasnopark è tra i risultati più significativi ottenuti dall’Urban Center del Comune di Ferrara, e in particolar modo dai cittadini della Rete ad esso connessa, che hanno sostenuto e collaborato allo sviluppo del parco nonostante vivessero in altre aree della città.

Oggi il nucleo operativo della Rete invita le istituzioni e i cittadini a partecipare alla festa, anche soltanto per qualche ora, rivolgendosi in particolar modo a tutte quelle persone che hanno già aderito alla Rete o che ad essa vogliono avvicinarsi, per rivendicare il riconoscimento del diritto alla socievolezza e all’uso libero, spontaneo e conviviale dello spazio pubblico, diritto che unisce tutti al di là di ogni differenza di pensiero.

Diverse sono state le dichiarazioni raccolte in questi mesi dalla stampa locale sull’ex Urban Center del Comune di Ferrara. Il nucleo operativo della Rete ha sempre risposto con il silenzio perché le persone che si sono unite in esso spontaneamente credono nella democrazia partecipata come modalità di esercizio della cittadinanza attiva, attraverso la creazione di una rete civica a disposizione di tutti i cittadini, distante dalle logiche della democrazia rappresentativa partitica. Il modello sperimentato in nove anni di attività ha raccolto un numero stimato di oltre 1000 persone e 100 gruppi in tutto il territorio comunale e ha raggiunto risultati riconosciuti anche a livello nazionale ed europeo.

“Ora più che mai – spiega il nucleo operativo della Rete dei cittadini di Ferrara – per affrontare il momento di grande crisi di valori, e le conseguenti difficoltà economiche e ambientali, è necessario che le persone riprendano in mano le loro vite e attraverso occasioni di incontro e di confronto si propongano come interlocutori insostituibili in un dialogo aperto con le forze politiche di governo, affinchè si possa insieme collaborare per la realizzazione del comune interesse. La rete civica nata dall’ex Urban Center vuole impegnarsi in questa direzione ed è disponibile a farsi promotrice di un nuovo modo di concepire la gestione dei beni comuni, che non sono altro che i luoghi in cui ci troviamo e con essi la nostra città”.

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