Terre del Reno
12 Settembre 2019
Sentito un consulente tecnico di parte sulla fatturazione dei lavori in un capannone, a novembre la requisitoria del pm e le arringhe dei difensori

Verso la conclusione il processo per truffa e riciclaggio dei fondi post sisma.

di Daniele Oppo | 1 min

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Dosso. Si avvia verso la conclusione il processo a carico di sei persone per truffa e riciclaggio dei fondi post sisma, nato da un’indagine della tenenza di Cento della Guardia di finanza.

Gli accusati per la truffa sono Gianluca Alberghini, titolare dell’azienda Far di Dosso (difeso dall’avvocato Beatrice Capri del foro di Bologna), Cristiano Garutti e Stefano Anselmi (amministratori della società esecutrice di alcuni lavori, la Fenice Srl, difesi dagli avvocati Gianluca Filippone e Albero Bova); gli accusati di riciclaggio sono Fabiana Borsari (Future Home Immobiliare, avvocato Filippone), Mara Vaccari e Filiberto Trevisani (rispettivamente della Immobiltre e Omnia srl, difesi dall’avvocato Enrico Zambardi).

Nell’udienza di mercoledì pomeriggio è stato sentito in particolare un consulente tecnico della difesa Alberghini, che ha ricostruito i vari interventi effettuati in un capannone danneggiato dal sisma, tramite i computi metrici e le fatture emesse.

Per l’accusa, in breve, quelle fatture vennero gonfiate per ottenere finanziamenti più cospicui e i soldi così incassati sarebbero poi stati fatti confluire nella disponibilità di tre degli odierni imputati, attraverso i conti intestati a società ritenute di comodo.

Il processo riprenderà con due udienze a novembre per la chiusura dell’istruttoria e l’avvio della discussione da parte di pm e difese.

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