Politica
1 Settembre 2019
Circa 150 persone alla 'doppia manifestazione' nei parchi per chiedere l'immediato ripristino degli arredi urbani

Anziani, bambini, famiglie: i residenti in campo per le panchine. “Toglierle danneggia soltanto noi”

di Ruggero Veronese | 4 min

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La manifestazione nei giardini del Grattacielo

“Gli spacciatori neanche si sedevano su quelle panchine: se ne stanno nell’angolo verso la stazione perché i clienti, figli di papà e non, arrivano in auto e non fanno neanche la fatica di scendere. Si fanno passare la droga dal finestrino. Ma mia figlia non può più venire a giocare al parco perché qualcuno ha pensato di combattere lo spaccio togliendo le altalene. Sono qui a parlare perché è stata lei a farmi notare queste cose”. È un discorso appassionato e convinto quello di un padre di famiglia e residente del Grattacielo che sabato mattina si è unito alla ‘doppia manifestazione’ di protesta a cui prende parte l’associazione Cittadini del Mondo contro la scelta del vicesindaco Nicola Lodi di rimuovere o spostare 150 panchine dai parchi cittadini.

Una ‘doppia’ manifestazione perché si svolge in contemporanea sotto i giardini del Grattacielo e al parco dell’Amicizio in viale Krasnodar, e che finisce per chiamare a raccolta oltre a circa 150 partecipanti anche diversi volti noti della politica ferrarese, come Ilaria Baraldi e Francesco Colaicovo del Pd, Mario Zamorani di Più Europa o Roberta Fusari di Azione Civica, che restano però in disparte in mezzo alla folla. La partecipazione maggiore è quella sotto al Grattacielo, dove si ritrovano un centinaio di persone e dove le panchine sono già state rimosse una settimana fa: di conseguenza quelli dei residenti non sono semplici timori ma il resoconto, per quanto soggettivo, di quello a cui hanno assistito nell’ultima settimana.

Il ‘pentagono’ delle panchine nel parco di viale Krasnodar

Resoconti che al momento sembrano assai poco incoraggianti, in particolare per quanto riguarda le necessità delle famiglie con bambini e degli anziani: “Mio marito ha avuto un ictus e per lui poter camminare al parco è fondamentale – spiega una signora, Carola -, ma per poterlo fare servono anche delle panchine dove potersi sedere ogni tanto. E poi questo è il nostro quartiere: non mi serve a niente sapere che le panchine vengono spostate dall’altra parte della città, se noi non ci possiamo più sedere”. Il marito al suo fianco, Gianluca, si associa al suo pensiero: “Per le esigenze che abbiamo ci trovavamo molto bene con le panchine. Toglierle non serve a nulla e di certo fa più male a noi che agli spacciatori”. Una signora anziana, accompagnata dalla figlia, racconta che questa settimana ha dovuto comprare un deambulatore per poter girare al parco: senza le panchine, scompare anche il luogo di ritrovo che frequentava assieme ad alcune amiche, oltre a un supporto per il fisico indispensabile in età avanzata.

Gli organizzatori della manifestazione nel frattempo raccolgono le firme per chiedere il ripristino delle panchine e invitano il Comune a organizzare più iniziative nei parchi, proprio per stimolare fenomeni di socializzazione e integrazione. E una frecciata da Cittadini del Mondo arriva anche a Estense.com e al Resto del Carlino per aver “diffuso un’immagine di ragazzi africani seduti, mandando il messaggio che un africano seduto al parco è automaticamente uno spacciatore”: ricordiamo però che – come riportato nell’articolo in questione – le persone il cui volto è riconoscibile in quegli scatti erano state effettivamente notate e segnalate mentre cercavano (in modo anche piuttosto esplicito) di approcciare clienti.

Spostandosi dai giardini del Grattacielo a quelli di viale Krasnodar la situazione diventa decisamente diversa: al parco dell’Amicizia cinque panchine disposte a pentagono sono finite nel mirino del vicesindaco, che ha realizzato anche una diretta Facebook denunciandone il degrado. Un allarme che secondo molti residenti sarebbe addirittura privo di fondamento: “Su queste cinque panchine abbiamo festeggiato tutti i compleanni delle nostre figlie da quando viviamo qua, nel 2007 – raccontano Silvia e Damiano, mostrando anche le foto sul cellulare delle ultime feste -. Il video che abbiamo visto di Lodi, girato proprio qua, è pieno di cose false. È falso che su queste panchine non vengono mai i bambini e non si può paragonare questa zona a quella del Grattacielo: è vero che ogni tanto vediamo qualche ragazzo di colore che passa in bicicletta e sembra in attesa che qualcuno gli chieda qualcosa, ma togliere le panchine è un danno solo a chi vive nel quartiere. E poi c’è modo e modo di dire le cose: nella sua diretta Lodi parlava di ‘spacciatori e richiedenti asilo’, come se si trattasse della stessa cosa. Io capisco se fai quei discorsi al bar, ma non quando sei il vicesindaco. Non è questo il modo di rappresentare questa città”.

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