Economia e Lavoro
31 Agosto 2019
Ondate di maltempo e la devastante “cimice asiatica” rischiano di avere pesanti ripercussioni sul settore primario ferrarese

Il 2019 mette gli agricoltori in difficoltà: i sindacati chiedono un sostegno al reddito alla Regione

di Redazione | 2 min

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“Il 2019 sarà ricordato come un anno negativo per l’agricoltura delle campagne ferraresi, con conseguenti rischi sulla stabilità di alcune produzioni”. A lanciare l’allarme sono i sindacati Flai – Cgil, Fai – Cisl e Uila – Uil, secondo cui “vari fattori si sono susseguiti e accumulati, a partire dalle ondate estreme di maltempo, accompagnate da forti grandinate e, per finire, la devastante “cimice asiatica”, arrivata anche nel nostro territorio. Tutti questi fattori, stanno producendo effetti diversi sulle produzioni agricole, le cui conseguenze rischiano di investire le migliaia di braccianti agricoli (oltre 15.000 a Ferrara) dediti in questo periodo alla raccolta di prodotti ortofrutticoli”.

Secondo i sindacati, “In merito a queste problematiche, oggetto di discussioni in queste settimane, si ricorda che per quanto riguarda i lavoratori stagionali, impiegati per tale attività, nel caso si perdessero giornate lavorative a causa dei suddetti eventi, ad oggi non sono previsti ammortizzatori sociali dedicati alla copertura delle giornate perse. L’unica integrazione al reddito per i lavoratori a tempo determinato infatti è dato dalla disoccupazione agricola, erogata dall’Inps l’anno successivo rispetto alle giornate lavorate l’anno in corso. Si rischierebbe, in presenza di questi prolungati eventi calamitosi, di abbassare l’anno prossimo il reddito dei lavoratori o procurando addirittura la perdita del requisito necessario a richiedere la disoccupazione agricola”.

In effetti, fino al 2007 era in vigore il meccanismo delle calamità, che dava la possibilità ai lavoratori di vedersi riconosciuto, attraverso il blocco degli elenchi anagrafici pubblicati annualmente dall’Inps, le giornate figurative in relazione al lavoro svolto l’anno precedente. La riforma contenuta nella Legge 247/07 ha modificato tale principio, riconoscendo il beneficio solo nel caso in cui l’azienda agricola, presso cui il lavoratore ha prestato l’attività, abbia usufruito degli interventi del Fondo di Solidarietà Nazionale.

“Tale procedura – commentano i sindacati – è attualmente complicata e quasi del tutto inutilizzata anche per causa del complicato iter burocratico, con conseguente mancanza di benefici per i lavoratori stagionali agricoli. Per questi motivi le Segreterie provinciali ferraresi di settore Flai – Cgil Fai – Cisl e Uila – Uil hanno intenzione di chiedere alla Regione Emilia-Romagna una concreta valutazione del problema, con l’intenzione di ricercare congiuntamente soluzioni condivise a difesa del reddito dei lavoratori del settore e a tutela delle produzioni di eccellenza del territorio di Ferrara”.

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