Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"
Il Pd ha "appreso con stupore e rammarico che la Giunta, su indicazione della Commissione Toponomastica, ha disatteso quell’impegno avvallando la proposta di intitolare alla sola memoria dell’on. Preti lo spazio pubblico dell’ex autostazione, in via Rampari di San Paolo"
L’elemento storico e politico che distingue la violenza nazifascista dagli episodi violenti è l’imputabilità dei primi a una volontà diretta dei vertici nazifascisti di insanguinare, prima negli anni del regime e poi nella lenta ritirata, il nostro paese
Sapevate che sul territorio ferrarese sono presenti ben 30 specie di orchidee? E che alcune di esse crescono all’interno di aree verdi della città, come a ridosso delle mura storiche? Con l’intento di capire come vivono e dove crescono le orchidee spontanee nelle aree urbane e nel Delta del Po, è nato il progetto scientifico Naturb-Orchidis
Gli spacciatori si impadroniscono delle panchine dei parchi per smerciare e occultare droga? E noi rimuoviamo le panchine. Si metteranno per terra e continueranno a occupare i parchi? Allora li identificheremo e sanzioneremo in quanto il regolamento comunale vieta il bivacco in queste aree. In estrema sintesi è questo il ragionamento che ha portato il vicesindaco Nicola Lodi ad avviare l’operazione “Parchi Sicuri” che, sulla falsa riga di quanto avvenuto in altre città, soprattutto del Veneto, ha dato inizio da venerdì alla rimozione delle panchine delle aree verdi della città che risultano costantemente occupate dai pusher.
Venerdì ne sono state rimosse una decina dall’area del grattacielo, ma altre 20-30 verranno rimosse ogni settimana. Al momento ne sono state monitorate una settantina, ma Lodi è convinto che al termine dell’operazione si arriverà a una cifra superiore alle 150 unità. Molte verranno ricollocate in altre zone più tranquille della città e delle frazioni dove è stata segnalata l’esigenza di attrezzare parchi e parchetti, e a tutte verrà posta una targhetta con la dicitura “Panchina tolta allo spaccio e restituita alla collettività”. Le altre resteranno nei magazzini di via Marconi per le eventuali manutenzioni e un futuro ricollocamento.
L’iniziativa ha preso il via dalla zona Gad “dove l’emergenza è più acuta, ma questa operazione si estenderà a macchia d’olio per tutta la città, fino a quando tutte le aree verdi di Ferrara, comprese quelle più periferiche e delle frazioni, torneranno ad essere luoghi sicuri a misura di bambini e famiglie”, spiega Lodi.
“E’ un’operazione che immaginiamo creerà un certo trambusto – aggiunge Lodi nel presentare l’iniziativa alla stampa – ma la stiamo studiando da circa due settimane, che abbiamo impiegato nel monitorare le situazioni e a realizzare una mappatura precisa, con tanto di documentazione fotografica, delle panchine utilizzate da queste bande di spacciatori, prevalentemente stranieri, che ormai sono presenti in quasi tutti i parchi di Ferrara. Non solo nei giardini del grattacielo, dunque, ma anche nelle aree verdi di piazzetta Enrico Toti, viale Belvedere (Mura), via Verga, viale Krasnodar, basilica di San Giorgio fuori le mura, via Bologna, Foro Boario, fino ad arrivare in via Modena. E persino al parco Massari. Ovunque, insomma, vi siano parchi e zone dei parchi non frequentate da genitori con bambini”.
Una decisione drastica, che Lodi ha condiviso con il sindaco Alan Fabbri e con la giunta, dalla quale si aspetta i primi risultati nella lotta al degrado di queste aree e in particolare della zona Gad. Risultati che tuttavia richiedono altre decisioni che interesseranno il corpo di Polizia Locale, che attualmente, con grande disappunto dello stesso Lodi, non ha funzioni di polizia giudiziaria, dunque ha le “mani legate” nell’identificare gli spacciatori senza documenti così come nel sequestrare eventuali quantitativi di droga rinvenuti addosso ai pusher. L’intento del vicesindaco, dunque, è quello di costituire “una squadra anti degrado e un corpo di polizia giudiziaria”, così da poter sanzionare gli spacciatori costretti a bivaccare nei parchi dopo la rimozione delle panchine. “I tempi burocratici sono lunghi – dice Lodi – e occorrerano mesi, oltre alla necessaria formazione. Nel frattempo però chiederò al prefetto che, allo scopo di identificare e sanzionare questi soggetti, vengano costituite squadre miste, con agenti di Polizia Locale e di Polizia di Stato o Carabinieri, per poter iniziare a pattugliare laddove toglieremo le panchine”. Inoltre “tra un mese arriverà il nuovo comandante della Polizia Locale e chiederò che nei primi cento giorni si attui il nostro piano sicurezza, che interessa i parcheggiatori abusivi, l’accattonaggio e prevede lo svuotamento dei parchi da questi personaggi”.
L’operazione “Parchi Sicuri” si concluderà entro i primi 15 giorni di settembre per dare “un segnale alla popolazione concreta” e vi saranno presto “novità anche in piazzale Castellina”. “I risultati arriveranno – assicura Lodi – anche se servirà molto tempo. Intanto in questi giorni faremo appello anche ai residenti affinché ci segnalino presenza di spacciatori nei parchi, così da poter intervenire con lo stesso metodo”. “L’obiettivo finale, ed è un patto che facciamo con i ferraresi, è rendere sicure tutte le aree verdi della città – conclude Lodi – e riportare le panchine in zona Gad quando tornerà ad essere davvero il Quartiere Giardino, sicuro, decoroso e vivibile che la nostra città merita di avere”.
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