Egregio Direttore,
spiace dover tornare su argomenti solo apparentemente marginali, che, in realtà, testimoniano una “obbligata subalternità” degli utenti del servizio svolto da Clara SpA per conto dei Comuni, tra i quali quello di Mesola.
I responsabili della società asseriscono che gli operatori hanno istruzioni di lasciare vuoti, dove li hanno trovati pieni, i sacchi del verde e delle potature, anziché, come avevo richiesto, ed era stato assicurato da parte del Presidente Cavallari, all’interno delle recinzioni private, laddove esistenti.
Ora, appare evidente, che gli operatori non rispettano le direttive aziendali, dimostrando una forma di “anarchia aziendale” oppure una mancanza di direttive riguardo l’argomento, in quanto i sacchi vuoti sono lasciati in strada, oppure appoggiati al cancello, oppure, come questa mattina uno depositato all’interno della recinzione e l’altro svolazzante sul marciapiede.
Eppure il pagamento del servizio viene richiesto puntualmente ai cittadini e, in caso di ritardi nel pagamento, ci sono anche spese di mora: ed allora, mi chiedo, perché il servizio deve essere erogato secondo l'”estro del momento”?
Cordiali saluti.
Lucio Maccapani