Politica
22 Agosto 2019
Il gruppo di Fratelli d'Italia in regione ne chiederà l'istituzione alla giunta dell'Emilia Romagna

Malaguti (FdI): “Occorre un registro di chi rinuncia al proprio cane”

di Redazione | 2 min

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Mauro Malaguti

Anche nell’estate in corso si sono registrati un consistente numero di ingressi nei canili per rinunce dei cani da parte dei loro padroni, oltre ai casi di abbandono e di sequestri dell’autorità giudiziaria.

Le rinunce, che dovrebbero essere giustificate da ragioni gravi, spesso avvengono anche per motivi futili come la difficoltà di portare l’animale in vacanza. A volte si tratta di cani di persone anziane che vengono ricoverate e i cui parenti non vogliono prendersene cura, o di stranieri che si spostano per motivi diversi e non tengono più l’animale. Chi rinuncia deve pagare una quota una tantum al canile municipale che varia da un canile all’altro – ma non tutti pagano per insolvenza – poi, talvolta gli stessi tornano a adottare altri cani, magari un cucciolo dopo aver rinunciato al cane adulto.

Per questo motivo il gruppo di Fratelli d’Italia in Emilia Romagna, come riferisce il coordinatore provinciale Mauro Malaguti, “chiederà alla Giunta di creare un registro regionale telematico delle persone che abbiano rinunciato a un animale da affezione, consultabile in tutti i canili pubblici o privati della regione, nel caso le stesse si ripresentino in futuro per altre adozioni, affinché venga valutato se considerarle persone ancora adatte per l’affido di altri animali”. “I cani che vengono abbandonati o consegnati ai canili per rinunce – spiega Malaguti – subiscono traumi enormi, la perdita di affetto e il passaggio dalla situazione di vita domestica alla struttura pubblica, oltre a rappresentare pesanti costi di gestione per le amministrazioni locali”.

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