Cronaca
19 Agosto 2019
Desmond Richard Blackmore venne condannato a 15 anni di reclusione per l'omicidio di Oletta Barone avvenuto nel 2007 nell'abitazione di via Adua a Ferrara

Soffocò la moglie con un cuscino, rimandato a Londra dopo la scarcerazione

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Mazzette alla Motorizzazione. Trentotto scelgono l’abbreviato

Di nuovo in aula il processo per le presunte mazzette alla Motorizzazione Civile di Ferrara, scoperte dalla maxi-inchiesta Ghost Inspections grazie al lavoro degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, dietro il coordinamento del pm Andrea Maggioni, titolare del fascicolo di indagine, che ha chiesto il rinvio a giudizio di 74 persone

Servizio interforze. Quarantasette controlli e un arresto

Forze di Polizia ancora in campo in un servizio congiunto e sinergico. Quarantasette i veicoli controllati con alcune sanzioni elevate e l'identificazione di 41 persone. Una di queste è stata accompagnata in caserma per l'identificazione ed è scattato l'arresto

Desmond Richard Blackmore

Desmond Richard Blackmore ha scontato la pena, ma la ritrovata libertà non la potrà godere in Italia: l’uomo londinese che venne condannato in via definitiva a 15 anni e 2 mesi di reclusione per aver ucciso la moglie e aver cercato di occultarne il cadavere, è stato riaccompagnato domenica in Inghilterra.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato il provvedimento di allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza, come riportato inizialmente dall’agenzia Nova.

Blackmore è uscito dal carcere nella giornata di sabato e subito è stato preso in custodia dal personale della questura di Ferrara, per essere accompagnato all’aeroporto di Bologna, dove è stato messo in un volo diretto per Londra.

Il 2 marzo del 2007, in via Adua a Ferrara, asseritamente dopo una violenta discussione, Blackmore prese un cuscino e continuò a premerlo sul volto della moglie, Oletta Barone, fino a ucciderla.

L’uomo lasciò il cadavere nella camera da letto, fece una lavatrice e si recò al lavoro – era un dipendente dell’Amsef, l’azienda pubblica che si occupa dei servizi cimiteriali – per non destare sospetti. Al suo ritorno in casa, avvolse la salma in un lenzuolo per farlo sparire, ma inciampò mentre faceva le scale, e il corpo della signora Barone scivolò, andando a rompere un vaso di piante ornamentali, destando l’attenzione dei vicini. Lui raccontò che era inciampata.

Per i carabinieri ci volle però poco a capire cosa era successo davvero e Blackmore, dopo aver inizialmente negato, confessò la notte stessa davanti al pm Filippo Di Benedetto.

L’uomo venne condannato in primo grado, nel luglio 2008, in rito abbreviato, a 18 anni e 8 mesi di reclusione, pena poi diminuita a 15 anni e 2 mesi in appello, così confermata e resa definitiva dalla Cassazione a fine novembre 2010.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com