Politica
9 Agosto 2019
Il ministro all'economia tra i tre 'bersagli' del leader leghista assieme a Toninelli e Trenta. Ma nel pomeriggio arriva l'ufficialità della firma

Risarcimenti Carife: appena in tempo. Tria firma il decreto mentre Salvini apre la crisi di governo

di Ruggero Veronese | 3 min

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Il Ministro all’economia Giovanni Tria

Guardando alle notizie sulla crisi di governo che si è ufficialmente aperta a Roma, verrebbe da esclamare: “Appena in tempo!”. Giovedì pomeriggio (8 agosto) il ministro all’economia Giovanni Tria ha infatti firmato il terzo decreto attuativo per lo sblocco del Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir), che dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale darà il via libera alle richieste di rimborso degli ex azionisti e obbligazionisti di Carife e delle altre banche ‘azzerate’ nel 2015 e 2016.

Una firma davvero provvidenziale, se si considera che durante il vertice di mercoledì pomeriggio con il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’interno ha chiesto ‘la testa’ di tre ministri pentastellati: Danilo Toninelli (infrastrutture), Elisabetta Trenta (difesa) e appunto Giovanni Tria (economia), a suo avviso i principali responsabili dei “troppi no” del Movimento 5 Stelle alle politiche leghiste. Mentre scriviamo, il destino del governo è ancora aperto a tutte le ipotesi: da una crisi irrecuperabile che porterà il premier a rimettere il mandato, con elezioni nel prossimo autunno, alla (più improbabile) permanenza in carica di tutti i ministri, passando per un rimpasto in un governo ‘Conte bis’ o dopo l’incarico di un nuovo presidente del consiglio. C’è quindi una concreta possibilità che questi siano gli ultimi giorni di Tria al vertice del dicastero all’economia.

Considerazioni tutt’altro che astratte per i risparmiatori Carife, che attendono dall’insediamento del governo nell’estate scorsa l’avvio delle procedure per i risarcimenti, e per i quali una fine anticipata del governo avrebbe rappresentato l’ennesimo rinvio. Ma la nota rilasciata dal ministero dell’economia e delle finanze attorno alle 16 di giovedì pomeriggio può far tirare un sospiro di sollievo agli ex azionisti e obbligazionisti. Ora la notizia è finalmente ufficiale: Tria ha firmato l’ultimo decreto. Adesso manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che salvo ostacoli tecnici dell’ultima ora dovrebbe rappresentare il passaggio meno problematico di tutto l’iter.

“Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria – si legge nella nota -, ha firmato il decreto ministeriale che fissa i termini per la presentazione delle istanze di indennizzo al Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), istituito dalla Legge di Bilancio 2019 con una dotazione complessiva di 1,5 miliardi di euro. Il decreto sarà ora sottoposto alla registrazione da parte della Corte dei Conti. Per consentire l’erogazione delle prestazioni del FIR, le domande devono essere inviate entro i centottanta giorni che decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale, il terzo ed ultimo decreto attuativo relativo al Fondo per gli indennizzi ai risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate. Le istanze, corredate dall’idonea documentazione, possono essere inviate esclusivamente in via telematica utilizzando i moduli presenti sulla apposita piattaforma informatica gestita da Consap”.

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