Lido di Spina. A Lido di Spina i finanzieri del nucleo di Polizia economico finanziaria di Ferrara e della Tenenza di Comacchio hanno sequestrato, in distinte operazioni, oltre 2.300 fra articoli, accessori ed etichette delle più note marche di moda e denunciato due persone di nazionalità senegalese, per aver introdotto nel territorio dello Stato, a fini commerciali, prodotti industriali con marchi e segni distintivi contraffatti.
Gli articoli sono stati rinvenuti in due appartamenti di Lido di Spina, affittati dai due indagati. Le abitazioni, secondo gli inquirenti, fungevano da veri e propri laboratori e depositi utilizzati per il confezionamento e lo smistamento della merce da mettere illegalmente in circolazione per la successiva vendita non solo sui lidi comacchiesi ma anche fuori provincia.
I due indagati, con regolare permesso di soggiorno nel territorio dello Stato, erano già noti alle fiamme gialle per precedenti denunce per detenzione e vendita di marchi con segni distintivi falsi. In particolare uno dei due soggetti era stato notato a Ferrara, dove era in contatto con diversi clienti per piazzare la merce. I successivi controlli hanno permesso di acquisire una serie di elementi che avrebbero confermato le ipotesi investigative e consentito di individuare le basi logistiche dei due senegalesi nel Lido di Spina.
La perquisizione in uno dei due appartamenti è scattata proprio in seguito a un intervento effettuato da una pattuglia della GdF, nel corso del quale + stato fermato, a Ferrara, una persona residente nel mantovano che all’interno della propria auto nascondeva, in grossi sacchi, decine fra giubbotti, scarpe e borse, recanti marchi di noti brand: la merce era stata acquistata proprio da uno dei due senegalesi indagati e non risultava accompagnata da alcun documento che ne giustificasse la provenienza.
Per tali circostanze è subito scattato il sequestro dei beni rinvenuti, in considerazione del fatto che per le modalità di trasporto e detenzione gli stessi non potevano che venire da laboratori e depositi clandestini dove vengono confezionati per essere poi immessi illecitamente sul mercato a prezzi concorrenziali.
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